CARLENTINI (SR): DOPO UNA VIOLENTA LITE E LE MINACCE DI MORTE, TENTA DI INCENDIARE L’AUTO DELLA MOGLIE MA VIENE BLOCCATO DAI CARABINIERI

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I Carabinieri della Compagnia di Augusta, hanno tratto in arresto, per i reati di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento aggravato A. C. 55enne di Carlentini (SR), pensionato, pregiudicato.

Quello della violenza sui soggetti deboli e principalmente verso le donne, è un ciclo notoriamente difficile da interrompere. Molte sono le ragioni:  in primis, solitamente, il legame d’affetto che un tempo ha legato i protagonisti e la speranza che infondo, prima o poi, le cose possano migliorare. Ciò che non tutti sanno, però, è che tale violenze hanno una ciclicità tale da indurre in errore le donne. La prima fase consistente in un accumulo di tensione emotiva da parte dell’uomo, la seconda vede questa tensione esplodere contro la donna e la terza detta anche “fase della luna di miele” vedrebbe l’uomo pentirsi del suo gesto tornando ad essere dolce e premuroso.

Ieri pero’, in Carlentini, l’epilogo ha avuto ben altro sapore. La moglie dell’arrestato, impaurita per i continui atti di maltrattamenti che fino a quel momento, per almeno un anno, aveva subito in silenzio e tenuto nascosto per paura di reazioni estreme da parte dell’uomo, ha avuto il coraggio di denunciare ai Carabinieri le continue violenze fisiche e psicologiche oltre che  gli insulti e i soprusi che subiva da suo marito spesso anche alla presenza della figlia. Nella mattinata di ieri, dopo l’ennesima lite la donna aveva finalmente deciso di lasciare il tetto coniugale ma l’uomo contrariato, di tutta risposta, l’ha minacciata di morte. Sarebbero morte bruciate lei e la figlia,  diceva il C. se non fossero rincasate in serata. A dimostrazione delle sue intenzioni il C. A.in uno stato di ira si era avvicinato all’autovettura di proprietà della donna cospargendola di benzina per darle fuoco. Il coraggio, però, stavolta ha superato il terrore permettendo alla donna di rifugiarsi presso la Stazione Carabinieri di Carlentini che dopo averla immediatamente tranquillizzata si dedicava alla ricerca ed all’arresto dell’uomo. I militari hanno subito soccorso la donna e in un delicato dialogo hanno ripercorso insieme le fasi dell’ultimo anno. Violenze, minacce, abusi, insulti erano alla base del rapporto di sopraffazione psicologica che il C. aveva creato. C’è voluto poco ai militari della stazione di Carlentini a capire che si configurassero pienamente i “Maltrattamenti in famiglia” che ricordiamo essere tutte quella serie di fatti per lo più commissivi, ma anche omissivi, che valutati nel loro complesso integrano una condotta di sopraffazione sistematica e programmata tale da rendere disagevole e penosa l’esistenza dell’altro.

L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’A.G., è stato  associato alla casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa mentre la donna finalmente potrà ricominciare a vivere la sua vita.