filmato 2a parte – parla Elio Magnano e Aldo Failla
Per il periodico Informa Sicilia – Giuseppe Parisi
Questa sera 15 marzo 2013, nei locali dell’associazione Manuela e Michele gentilmente messi a disposizione dal presidente comm. Laezza, alle ore 19.00 sono convenuti moltissimi amici di Guglielmo Tocco, per tutti noi Gug., allo scopo di costituire un’associazione no profit che porti il suo nome al fine di non disperdere quei valori e quegli insegnamenti che Gug, ci ha lasciato in eredità.
Sono stati toccati punti molto belli e qualcuno inedito della vita di Guglielmo che ha saputo riempire di molti fatti e di stupende azioni la sua “nostra” Lentini. In questa sede è stato deciso in particolare di dar corso ad alcune manifestazioni di spessore fra cui quella della donazione dei libri ai ragazzi delle superiori, di continuare il San Valentino in poesia divenuta oramai è una tradizione Lentinese e portare a termine il progetto della chiesa di San Giuseppe Giusto.
Insomma di continuare a lavorare per la città com’era costume di Guglielmo che ci ha lasciato una via maestra da percorrere.Presenti moltissimi e ci scusiamo subito se non li elenchiamo tutti quanti ne erano. La moglie Lidia e la figlia , la preside Arisco presidente dell’Archeo club di Lentini, l’ex ass. prov.le alla cultura Vito Brunetto, il consigliere provinciale Francesco Saggio, il maestro Cardello, l’avv. Aldo Failla, il giornalista Silvio Breci, il poeta Pippo Galatà, l’assessore Nuccia Tronco che ha speso parole stupende per Guglielmo, il presidente dell’Istituto Aletta Elio Magnano, la scrittrice Brunella Li Rosi e tantissimi altri.
Nel primo video parla la figlia di Guglielmo, Simona e nel secondo Elio Magnano e Aldo Failla.Chi vuole saperne di più sulle attività del compianto Guglielmo: http://guglielmotocco-cosemie.blogspot.it/Per gentile concessione dell’autore si trascrive una poesia di Pippo Galatà, dallo stesso recitata, con commozione questa sera, in onore di Guglielmo.
PEL TUO AMICO GUGLIELMO TOCCO
Pur stancol’aratro governieil solco incidiper messi feconde
il sordo dolore
rifugge i frastuoni
e
inalbera vela
a mete agognate
dolente è la notte
sposa del giorno
e
fedele compagna
nell’irto cammino
pugile indomito
aborri la spugna
e
aneli vittoria
sul bieco nemico
nei solchi di vita
semini ardori
e
Dio di speranza
irrora l’amore
araldo dell’arte
difendi sua via
e
amante del bello
coltivi le muse
sipario non chiude
l’eterno spettacolo
e
danzan gli attori
ch’han messo le ali
lenisti l’arsura
in parnasiache grotte
e
piovve sull’erba
del prato fiorito
disumana fu sorte
rapace dei sogni
e
in folle delirio
librasti lo scettro
gioirono le muse
leggiadre e leggere
e
l’oscure ombre cupe
spazzò la tua luce