La stagione balneare in Sicilia ha inizio il 1° aprile e terminerà il 31 ottobre. A partire dal mese di marzo, così come prevede la normativa, il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asp di Siracusa diretto da Nunzia Andolfi ha avviato il programma di campionamento delle acque di mare nei 127 punti di balneazione della provincia.
I dati scaturiti dalle analisi effettuate – sottolinea Nunzia Andolfi – attestano che tutti i valori rientrano nella norma, confermando la buona qualità delle acque di mare nelle zone autorizzate alla balneazione della provincia di Siracusa. Quanto prima i dati sul monitoraggio effettuato nel mese di marzo verranno inseriti nel “Portale acque di balneazione” del Ministero della Salute e potranno essere consultati da tutti i cittadini attraverso il sito web www.portaleacque.it così come ogni mese per tutta la durata della stagione balneare. Nel corso del programma di monitoraggio delle acque di mare di quest’anno verranno inoltre completate le analisi su alcuni punti studio, ricadenti nei comuni di Augusta e di Pachino e in base ai risultati che emergeranno dalle analisi batteriologiche effettuate, l’Assessorato della Salute potrà decidere se aprire o meno alla balneazione nuovi tratti di mare, che potranno ritornare fruibili dai bagnanti”.
Il monitoraggio delle acque di balneazione in Sicilia a partire da quest’anno avrà una durata di otto mesi e non più di sei. Ciò in quanto il decreto interassessoriale del 3 settembre 2012 dell’Assessorato regionale della Salute in accordo con l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente che nel 2012 ha prolungato la stagione balneare fino al 31 ottobre, ampliamento ribadito nel recente decreto interassessoriale del 7 marzo di quest’anno, che stabilisce che la stagione balneare nell’anno 2013 ha inizio il 1° aprile e termina il 31 ottobre.
Il monitoraggio delle acque di balneazione viene svolto secondo quanto previsto dalla direttiva europea 2006/7/CE, recepita dal nostro Paese nel 2008 e applicata a partire dall’anno 2010 in base a un calendario di prelievi, stabilito prima dell’avvio dei controlli e comunicato alla Comunità Europea entro il 1° marzo di ogni anno. I campionamenti vengono effettuati con frequenza mensile e solo in caso di valori anomali, il campione viene ripetuto per verificare la persistenza del fenomeno inquinante e le sue cause.