“ I cattolici non hanno una doppia personalità: essere con il Signore in chiesa durante la celebrazione dei riti sacri e invece, fare tutt’altro nella società, in politica, nel mondo del lavoro e delle professioni. I cattolici devono essere sempre testimoni. Nello sfascio economico, politico ed etico della seconda Repubblica, noi cattolici oggi siamo rimasti gli ultimi ad essere esenti, almeno in linea di principio, da quella ideologia liberare, oggi dominante in entrambi gli schieramenti, che scambia la persona con l’individuo ed enfatizza indiscriminatamente le pretese di quest’ultimo come diritti indiscutibili, favorendo in alternativa, la fuga dalla politica in un economicismo che penalizza i più deboli”. Lo ha detto l’editorialista del quotidiano “Avvenire” e del “Giornale di Sicilia”, professore Giuseppe