Nella prestigiosa sala convegno del municipio storico di Sortino, il 4, 5, 6 ottobre p.v. sarà presente il nostro Carmelo Salemi che allieterà i convenuti con il suono del suo “friscalettu” .
Carmelo Salemi, dopo un periodo mistico e il desiderio di entrare nell’ordine francescano, pensava che nel suo futuro potevano esserci solo le mura di un convento. Maturava il desiderio forte di assoluto in un momento storico in cui tutto questo andava contro corrente, sentiva dentro di se una voglia forte di cambiare il mondo attraverso la fede. L’amore per la musica però è stato più forte di ogni altra cosa.
Carmelo Salemi oggi è un cantautore e polistrumentista, nonché suonatore del flauto di canna (fruscalettu) degli antichi pastori greci. La sua musica nasce dalla terra, è una vibrazione dal sapore arcaico. Un soffio che arriva da lontano, da 3000 anni vibra dentro la valle di Pantalica, mentre il fiume Anapo scompare fra teneri tramonti. Un suono fatto di pietra e di vento, di melodie che emergono dal suolo, fra ginestre in fiore e sciami di api.
Crea la sua musica raccogliendo la canna che madre natura gli dona per costruire e dare vita ai suoi strumenti. I buchi del suo flauto di canna diventano il passaggio per entrare in un mondo interiore fatto di semplicità e di un’identità autentica. Oltre i suoi flauti di canna, utilizza la voce, fiati etnici, tamburi a cornice, jew’s harp, portando l’ascoltatore indietro nel tempo attraverso la purezza del suo suono. Ricercatore attento di nuovi orizzonti sonori, riesce a mescolare colori classici, pop, jazz, folk, dal sapore world music inconfondibile.
L’intreccio sonoro e ritmico conferiscono un’identità musicale ben definita e inconfondibile.
di Angelo Parisi