Per il periodico Informa Sicilia di Danilo Daquino
Siamo nel 2014 e a Lentini – cittadina sita nella parte est della Sicilia, famosa per le arance – si continua a morire di Leucemia. Le vittime, sono prevalentemente bambini di tenera età, avvelenati dalle sostanze tossiche provenienti dalle discariche abusive di materiale ospedaliero, molte delle quali, gestite da Cosa Nostra, dall’uranio impoverito del famigerato incidente aereo avvenuto nel 1984 e da presunti traffici di rifiuti radioattivi della base militare USA “Sigonella”, a pochi passi dal centro abitato.
“A Lentini, Carlentini e Francofonte i bambini muoiono di leucemia più che in ogni altra parte d’Italia”. Secondo alcune inchieste, tre volte di più rispetto alla media nazionale. Tante le denunce e le indignazioni di genitori che hanno visto la vita dei propri figli sbriciolarsi pian piano, ma poche e vaghe le risposte, mai ufficiali né ufficiose. “Manuela e Michele”, l’associazione che opera nel territorio dal 1991 a favore dei bambini vittime della leucemia, presentò una denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa – tramite l’avvocato Santi Terranova – chiedendo una definitiva conferma sulla «tangibile possibilità che i numerosi casi di leucemia possano essere causati dalla commistione di reati contro l’ambiente». Son passati non pochi anni da quel giorno e ad oggi nessuno, effettivo riscontro, è ancora pervenuto.
La storia di Manuela e Michele, rispettivamente di 8 e 7 anni, è quella che, purtroppo, gran parte della popolazione lentinese ha vissuto o sta vivendo: momenti di dolore, disperazione e di continue lotte e speranze per un futuro migliore.
I cittadini della zona del “triangolo”, si chiedono quando finirà d’esistere questo lento ma crudele “sterminio” di vite umane e quando si arresterà definitivamente tal degrado ambientale. E nel frattempo tra i giovani si sta sviluppando una mentalità ecologica. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Alaimo” di Lentini, hanno appunto avviato una petizione, ideata da chi scrive e indirizzata al sindaco di Lentini e ai presidenti della Provincia di Siracusa e della Regione Siciliana, per dire stop alle discariche abusive e chiedere alle autorità una maggiore difesa dell’ambiente e della salute di tutti. «Riteniamo inammissibile – affermano i promotori – il fatto che ancora oggi si continui a giocare con la nostra salute, permettendo la realizzazione di discariche che magari altre città hanno rifiutato. La nostra splendida terra è costantemente oggetto di devastazioni da parte di persone senza cuore né cervello le quali, in maniera irrazionale e sotto occhi che non vogliono vedere, aggirano le leggi. Nel triangolo Lentini, Carlentini, Francofonte si contano, più di ogni altra parte del mondo, vittime di tumore, in maggioranza bambini di tenera età».
Danilo Daquino