DON MICHELE E' IL NUOVO CAPPELLANO DELL'OSPEDALE DI LENTINI

Per il periodico Informa Sicilia a cura di Anna Rita D’Amico

(Ndr. nel pubblicare il seguente comunicato,  giunge lieto a noi tutti della Redazione,  formulare  a don Michele Francesco Lentini doppi auguri, il primo per il nuovo e importante incarico che gli è stato  affidato da Mons. Pappalardo e il secondo perchè abbiamo saputo che oggi 5 novembre, compie 54 anni. Auguri allora e ben venuto in questa comunità ! )

COMUNICATO STAMPA ASP SIRACUSA

Con decorrenza da domani, 1 novembre, si insedia nella Cappella dell’ospedale di Lentini don Michele Francesco Lentini nuovo assistente religioso designato dall’Arcivescovo di Siracusa monsignore Salvatore Pappalardo a seguito delle dimissioni di don Maurizio Pizzo attuale parroco della Chiesa Madre di Lentini.

Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta rivolge al nuovo cappellano, a nome dell’Azienda, del personale dell’ospedale di Lentini in particolare e di tutta la Comunità Cattolica della zona nord del Siracusano

“i più avvertiti ringraziamenti e i migliori auguri affinché possa svolgere al meglio questo importante e delicato compito in continuità con l’opera intrapresa dal suo predecessore.

A lei, don Michele, – dichiara il direttore generale – va il nostro caloroso benvenuto nella Sua nuova Casa, consapevoli di intraprendere da oggi assieme a lei una nuova pagina della storia dell’ospedale di Lentini in un cammino spirituale di fondamentale importanza per la Comunità Cattolica, fatto di preghiera e di fede, anello di congiunzione imprescindibile tra la Chiesa e i nostri pazienti ricoverati che hanno bisogno, nei particolari momenti di difficoltà della loro vita, del potere taumaturgico dell’assistenza spirituale sulle orme di San Giuda Taddeo, “Santo delle guarigioni impossibili” cui la Cappella dell’ospedale è dedicata.

A Sua Eccellenza monsignore Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa, va il nostro sentito ringraziamento per aver provveduto a nominare il nuovo Cappellano. A padre Maurizio, il nostro voto di stima e di gratitudine per l’incessante opera meritoria sin qui svolta”.