Per il periodico Informa Sicilia di Nelly Ricco *** ***
Nella notte di venerdì 28 novembre us. l’auto del Consigliere Mazzilli ha subito tre colpi di pistola. Nessuno ha visto nulla, nessuno ha sentito nulla. L’unico ad accorgersene è stato proprio il diretto interessato che qualche ora dopo nel mattino recandosi verso la sua Alfa Gt Romeo ha trovato l’inquietante sorpresa di ben tre fori nella carrozzeria: probabilmente un forte messaggio intimidatorio verso una persona rea di aver ‘parlato troppo’ e attirato l’attenzione mediatica sui problemi che affliggono il territorio.
Ci preme evidenziare quanto l’accaduto non sia un fenomeno isolato visto che negli ultimi anni a Lentini episodi di vandalismo in minaccia di qualcuno o qualcosa si siano costantemente ripetuti e solo pochi mesi fa è toccato a un giornalista locale e ad una comune cittadina militante, e dei motivi che abbiano indotto i malviventi a commettere queste intimidazioni restano ignoti ma a questo punto è lecito pensare a fenomeni paramafiosi atti a zittire chi in un modo o nell’altro cerca di aiutare i concittadini a fare luce sui problemi che stanno affossando sempre di più il paese.
A questo punto appare assai verosimile l’ipotesi che tutto sia esploso grazie alla segnalazione del consigliere comunale a ‘Striscia La Notizia’ che assieme a moltissimi lentinesi hanno letteralmente bombardato la mail del programma televisivo con le loro testimonianze e un reportage fotografico realizzato da liberi cittadini per evidenziare lo stato di distruzione e abbandono dell’ex Piscina Comunale.
Infatti l’equipe di Antonio Ricci con l’inviato ciclista Vittorio Brumotti sono intervenuti in quel di Lentini e con l’aiuto del Sindaco Alfio Mangiameli hanno realizzato un breve servizio in cui si definisce l’ormai carcassa della struttura sportiva ‘Cesso di Lentini’, rendendola un caso nazionale in prima serata, seppur dando la colpa solo a una tromba d’aria abbattutasi sulla città nel 2009, omettendo i danni ben più gravi pervenuti grazie ad una ‘non gestione’ di fatto dell’impianto.
Sulla base dei fatti accaduti ai limiti della sua incolumità il consigliere d’opposizione ha sporto denuncia immediatamente presso il locale commissariato di P.S e ha espresso la propria rabbia su facebook : “ Sono preoccupato soprattutto per i miei familiari, e sto seriamente meditando di dimettermi dalla carica di consigliere comunale. A Lentini la legalità è diventato un optional e chi esprime le proprie idee con forza e determinazione a tutela della libertà e della democrazia deve essere messo a tacere con stili del tutto simili a quelli che solitamente mettono in atto le ‘associazioni mafiose’ “.
Il fenomeno delle intimidazioni verso persone ‘scomode’ trova terreno fertilissimo nel nostro comprensorio dove legalità e libertà devono convivere ogni giorno con la “mafia” che purtroppo resta realtà tangibile non estinta.
Nonostante le istituzioni ai vari livelli abbiano messo in atto tutto ciò che le leggi antimafia prevedono, evidentemente non sono in grado di evitare episodi così gravi per cui una rivisitazione delle regole applicative con incrementi preventivi in grado di ottenere “risultati concreti” va senz’altro adottato in un territorio ad altro rischio come il nostro.
Ci chiediamo perplessi, interpretando il sentimento di tutti i cittadini onesti e laboriosi, se “oggi” il controllo del territorio a Lentini appartiene allo Stato oppure ai “mafiosi”.