Editoriale del Direttore Responsabile, Giuseppe Parisi **** **** ****
EDITORIALE_28_marzo_2015 (clicca qui affianco per scaricare in formato Pdf)
Da liberale benpensante, sebbene tutti i “segnali” da tempo ci indirizzavano verso la conclusione che pian pianino il cerchio intorno alla nostra libertà individuale e collettiva si stesse chiudendo, pur avendo scritto sul nostro periodico Informa Sicilia anni fa un editoriale dal titolo “Squilli di tromba” dove preannunciavamo “orizzonti tempestosi”, non abbiamo voluto cedere alla facile tentazione che ciò si stesse realmente verificando, speranzosi in un “ravvedimento operoso” di questa classe dirigente politica ed economica.
Ma non è stato così.
Risparmiamo ai lettori il lungo elenco delle malefatte di tutti, citando solo le più eclatanti quali il Monte Paschi di Siena, il Mose, l’expo 2015, Roma Capitale, e tanti altri tristissimi episodi di corrotti e corruttori, di affaristi e mafiosi, di chi si dichiarava campione della legalità e chiedeva il “pizzo”… e che “pizzo”, dove ogni cosa spogliata di qualsiasi dignità e senza vergogna si perde in una cloaca di dimensioni paurose, senza dovere scomodare i fatti più o meno inquietanti del passato.
Chi ha pagato? Chi pagherà? Cosa pagheranno? Non ci è dato sapere…
Moggi, per esempio, dopo nove anni di istruttorie, processi e ogni quant’altro ben di Dio, è stato assolto per prescrizione. Ovverosia: abbiamo scherzato. Ma cos’è una barzelletta? No, magari. Qui si piange tutti. E tutto per soldi e neanche, come d’uso un tempo, di piccolo taglio e in contanti in una valigetta, ma direttamente nei conti correnti di questo e quello, e nessuno sa.
Uno studio condotto da un rinomato istituto di ricerca ha rivelato, notizia diffusa a “toute le monde” da Sky ieri, che in quanto a corruzione, nel nostro Bel Paese siamo giunti al 90%, e non è da meravigliarsi se la stima è stata fatta per difetto.
Mentre un certo Cantone, funzionario anti-corruzione che, ben remunerato, nulla mai ha scoperto, ma dice che non compete a lui, ha preparato un vademecum istruttivo anti corruzione. Ci pensate? Un “vademecum” potrà servire a qualcosa? Mah!
Noi sappiamo di certo che tutti i casi finora venuti alla luce sono stati aperti dalle Procure della Repubblica, e che la legge anti-corruzione, che in questi giorni pare giunta al suo iter finale dopo appena e solo due anni di giacenza al Senato, non sia proprio così tanto severa verso i colletti bianchi disonesti e corrotti.
Altra notizia interessante è che il Capo del Governo Renzi ha eliminato dal DDL sulla sicurezza la possibilità di entrare, da parte degli organi inquirenti con programmi spia, sul controllo remoto di tutti i pc di “noi” privati cittadini. La norma è stata stralciata.
Ringraziamo con fervore Renzi per questa grazia ricevuta, ci ha liberato da legislatori cattivi che volevano invadere, solo per motivi di sicurezza intendiamoci, la nostra privacy. Già siamo spiati nei nostri conti correnti, ci mancava di essere spiati nei nostri pc e saremmo divenuti come il “Grande Fratello”.
Il Garante della Privacy, ben pagato e nutrito dallo Stato, pare abbia detto molto timidamente: “esprimo perplessità”. Ma ci vogliamo rendere conto ? Esprime perplessità! Solo “perplessità”?
Pericolo scampato, al momento, grazie a Renzi.
Bene, anzi male, continuando così una volta per l’evasione, una volta per la sicurezza e un’altra per l’idiozia collettiva, verranno a mancare, anzi ci saranno tolte, tutte le nostre libertà costituzionali per rendere più stabili e duraturi i governi che ci libereranno dal voto, inutile e pernicioso.
Si alligna già da tempo sulla Repubblica Italiana, amici Lettori, una mala pianta, la dittatura che, ci convinceranno così, tutto risolverà.
Io che sono giunto alla pensione, speriamo che me la cavo.
Giuseppe Parisi