Per il periodico Informa Sicilia di Giuseppe Parisi **** **** ****
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Noi che siamo stati definiti di facile penna, in questa occasione mancano le parole per definire il crollo dei pontoni lungo l’autostrada A19 Palermo-Catania che, dice il Ministro Delrio ” … Purtroppo bisognerà demolire entrambe le carreggiate e non una come si ipotizzava inizialmente… »
L’impasto “cemento e tangenti” come abbiamo detto in altre sedi, è stato più preponderante nelle tangenti, per cui diminuendo il cemento era chiaro che accadesse ciò che è miserevolmente accaduto.
Un’altro scandalo a quelli, pochi (?) che mancavano in Italia dove, ovunque si tocchi o si guardi vengono fuori storie che fanno arrossire i migliori autori di fantapolitica, dove gli intrecci fra i gruppi di potere e gli imprenditori si fa sempre più fitto e denso come lo era la selva oscura, dove anche il sommo Dante, perse la via. E noi fra tangenti corrotti e corruttori abbiamo perso ogni ritegno e forse pure la speranza che ci siano persone oneste in giro.
Gli scandali di grande portata e non solo vengono scoperti normalmente dalla Magistratura (l’elenco si perde ormai nella notte dei tempi ed è divenuto chilometrico come i soldi rubati, praticamente a “paccate” per dirla alla Fornero ), a cui diamo grande merito, oppure per crolli, ovvero, si scoprono da se stessi. Nelle scuole, nei cantieri, nei palazzi soprattutto se pubblici e nei ponti ma lista è più lunga. Giorni fà e neanche tanti un altro ponte da poco terminato di costruire è crollato miseramente.
Se la cosa non fosse grave ci scapperebbe da ridere.
Per notizia, le Ferrovie hanno annunciato l’immissione in rete di ulteriori due treni giornalieri per la tratta Catania – Siracusa.
Chi Pagherà! Pantalone come al solito.
La caduta dei piloni ha già ripercussioni in tutti i settori risultando la Sicilia, di fatto, tagliata in due. La capitale Palermo resta fuori, o meglio, raggiungibile da chi proviene dalla Sicilia orientale e non solo, dopo ore e ore di interminabile traffico a rilento e percorsi snervanti quanto tortuosi. E’ inutile dire che il disaggio di adesso andrà ad aumentare e il danno economico, purtroppo di grande portata, si farà sentire presto.
Che male abbiamo fatto per meritarci questo?
Giuseppe Parisi