Per il periodico Informa Sicilia di Giuseppe Parisi *** *** ***
Già con il nostro articolo pubblicato il 18 marzo u.s. su queste pagine e che riproponiamo di seguito, avevamo avvisato i nostri lettori dell’arrivo nel panorama culturale lentinese e non solo, dell’opera ultima ( ma è una bugia perchè non è affatto l’ultima) del nostro Nino Risuglia.
Bene, il libro, anzi i libri (sono due uno tecnico, l’altro descrittivo) freschi freschi di stampa sono da alcuni giorni dall’editore pronti per essere distribuiti nelle migliori librerie ed in attesa di presentazione al pubblico che avverrà a breve.
La foto che vedete, che non è proprio un capolavoro, mentre invece lo sono i due testi di Nino, ha solo una semplice pretesa quella di far vedere che le nostre non sono parole. Sappiamo benissimo che i nostri lettori ci credono sulla parola, ma siamo noi che vogliamo soddisfare sempre e bene la giusta curiosità dei lentinesi che si aspettano da un loro illustre uomo, onori per lentini e i suoi cittadini.
A proposito di cittadini lentinesi , ne abbiamo visti citati dentro il primo tomo un sfilza incredibile.
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Antonino Risuglia, per i tantissimi amici più semplicemente Nino, ha esordito come scrittore già nel 2011 con il “Glossario – Parole e Detti Lentinesi” frutto di una fatica letteraria non indifferente durata anni di ricerche ed elaborazioni, ottenendo un grandissimo successo tant’è che si è resa necessaria una seconda ristampa arricchita con altri termini e detti che hanno reso l’opera , andata a ruba donando a Nino una grande popolarità fra i concittadini Lentinesi e non solo, unica nel suo genere.
La successiva fatica letteraria, anche stavolta con grande successo di pubblico e di critica è venuta l’anno dopo , con il libro: “Un amore nella memoria “. Leggete cosa ha detto di quest’opera Guglielmo Tocco: “ “…Un amore nella memoria” è uno di quei libri che dovevano essere scritti e che ognuno di noi dovrebbe leggere e conservare a casa. Ma non nella libreria, dove essi vengono riposti tra molti altri bensì sul comodino, accanto al computer, sul tavolino del salotto, cioè sempre a portata di mano perché siano sempre consultabili e sempre possano essere mostrati agli amici. Di cosa parla questo libro? Il titolo dice molto ma, ovviamente, non tutto. In un fitto dialogo con i nipotini l’autore racconta la Lentini degli anni in cui anche lui bambino, ragazzino, giovanotto. Vengono descritti i giochi, i quartieri, i personaggi, i mestieri, i rapporti tra amici, tra vicini, tra familiari, di certi aspetti, direi magici, della natura. Ai ragazzini mostra un mondo sconosciuto, quello in cui sono cresciuti e si sono formati i nonni e, indirettamente, i loro genitori…” (http://guglielmotocco-cosemie.blogspot.it/2012/08/nino-risuglia-scrittore-dellanima.html)
L’anno successivo, siamo nel 2013, Nino, ormai noto e affermato scrittore lentinese, ottiene un altro successo con il libro: “Diario di un neonato” . Ha scritto di lui Gregorio Valvo sulla nota rivista La Nota 7 : “… Risuglia vive a Siracusa dove intrattiene rapporti amicali con le persone scelte per consegnare loro le bozze del libro da recensire: il filosofo Roberto Fai e il giornalista Gianni Failla, entrambi presenti alla serata di presentazione. Roberto Fai ha puntato sui ricordi del neonato accostandoli a flashback organizzati, quasi cinematograficamente, per abbattere la linearità temporale. Gianni Failla annota la speranza nel futuro che invade il neonato attraverso il procedere nelle esperienze e le conoscenze visive e sonore che si susseguono. Quell’improbabile, anzi impossibile “Diario” del neonato “Ninuzzu” è da leggere come un’ idea nuova sobriamente scritta, quasi a voler essere una registrazione da lasciare ai nipoti, attraverso un nuovo linguaggio della comunicazione. ( http://www.lanota7.it/lentini-presentato-il-diario-di-un-neonato-di-antonio-risuglia-terzo-libro-di-un-lentinese-che-vive-a-siracusa/)
La novità di adesso è che Nino Risuglia ha voluto cimentarsi, ancora una volta con la casa editrice APED di Angelo Parisi in quel di Lentini, con un’opera che esula da tutte le altre trattandosi di due libri complementari l’un l’altro ma assolutamente di genere diverso da quelli sin’ora prodotti.
Come sarebbe a dire? I libri sono due : “Sintetico manuale delle gestioni delle R.U. di alto livello aziendale” e il “Lavoro”.
Ma non vi diciamo oltre in attesa che arrivino dalla tipografia di Rende da dove partiranno appena asciugato l’ inchiostro di stampa, per la delizia di tutti noi e per un altro sicuro successo che coinvolgerà Lentini, i lentinesi e tutti coloro che hanno lavorato alla Montedison ai tempi.
Sono citati tutti o quasi i nominativi dei lavoratori, divenuti così personaggi di quella che diverrà sicuramente una favola da raccontarsi ai nipoti e pronipoti.
Una sorpresa che scarteremo pian piano per aumentare la gioia di leggerli al più presto. Vi diamo un piccolo anticipo su uno dei due libri in stampa: “Lavoro”.
Dice fra tante altre cose Carmelo Di Noto: “… Consiglio la lettura di questo libro, oltre che a coloro che hanno vissuto gli anni e gli eventi che ne sono oggetto, anche a tutti giovani che si affacciano al mondo del lavoro o che ne fanno parte, perché le esperienze di vita aziendale narrate dall’Autore, ancora così vividamente presenti nella sua memoria perché vissute con pieno coinvolgimento ed emotiva partecipazione, costituiscono una vera e propria “scuola di management” che diversamente occorerebbe un’intera vita lavorativa per acquisire, non chè ai colleghi che lavorano nel settore delle Risorse Umane, per far tesoro della vasta, approfondita e riconosciuta esperienza del dr. Antonino Risuglia nel nostro settore….”.