Per il periodico Informa Sicilia di Angelo Parisi. *** *** *** Il 29 maggio 2015 presso il Teatro Comunale di Noto, si è tenuto un interessante convegno sulle varie cause di inquinamento ambientale con le ricadute sull’invalidità, promosso dal Comitato Provinciale dell’INPS di Siracusa.
Il coordinatore del Convegno è stato il nostro Nino Risuglia ancora una volta alla ribalta e ormai personaggio noto ai nostri lettori quale brillante scrittore edite dalla Aped di Lentini, di numerose opere quali il “Glossario – Parole e Detti Lentinesi”, il “Diario di un neonato”, “Un amore nella memoria” il “Lavoro”(2 volumi) e lo diciamo adesso, in anteprima con un’altra fatica che sarà certamente un’altro successo letterario di cui diciamo solo che uscirà a fine giugnio di quest’anno. Ma torniamo al convegno con un’intervista al dott. Risuglia Vice Presidente del Comitato.
D – Perché questo Convegno?
R – L’INPS è l’Ente che eroga le provvidenze in presenza di invalidità ed è interessato a conoscerne le cause che le originano per potere sollecitare modalità di interventi di prevenzione.
D – Quali sono le cause di inquinamento che producono invalidità?
R – Rispondere a questa domanda vuol dire immettersi sulla strada che porta a qualche soluzione efficace. Oggi, su questa strada non ci siamo ancora?
D – Come mai? Eppure se ne parla così tanto.
R – Tanto, e spesso a sproposito: per pigrizia, per malafede, per calcolo, per insipienza, per ignoranza. E si potrebbe continuare all’infinito. Il fatto è che la maggior parte di noi, gente comune, è disinformata.
D – Perché accade ciò?
R – Perché non ci si occupa di capire a fondo le reali cause di inquinamento e, spesso, ci si ferma a quelle più eclatanti o a quelle recepite dal comune convincimento. Come accade, per esempio per l’inquinamento industriale. Dimenticandoci, però, del fatto che l’Industria, pur in presenza di responsabilità storicamente accertate, oramai è instradata su una via che, o per consapevole convincimento, o perché costretta da norme e controlli stringenti, non può che essere virtuosa, pena la sua stessa sopravvivenza.Di tutte le altre forme di inquinamento: dell’aria, dell’acqua e del suolo o non ci curiamo o non ci curiamo con lo stesso “accanimento”, spesso privo di giustificazioni che non siano storiche, che riserviamo all’Industria, come se essa fosse la sola responsabile del tutto.
D – Che vuol dire ciò?
R – Che sottovalutiamo, o non valutiamo affatto lo scempio operato all’Ambiente in genere ed all’Uomo in maniera diretta, dall’indiscriminato uso di prodotti artificiali in Agricoltura; alla disseminazione in ogni dove di massicce dosi di materiali altamente inquinanti; alle immissioni in ogni dove di scarichi urbani; alla disseminazione di discariche di rifiuti solidi urbani; alle emissioni dei mezzi di locomozione e di lavorazione dei terreni a qualsiasi titolo; degli impianti di riscaldamento e condizionamento degli ambienti; del fumo delle sigarette. Devo continuare?
D – Non sta facendo una difesa d’ufficio dell’Industria?
R – Non credo che l’Industria ne abbia bisogno: è il soggetto maggiormente soggetto a norme, prescrizioni e controlli di quanto non avvenga per qualsiasi altro agente. Mentre ciò avviene, gli altri continuano imperterriti. Si mantenga giustamente vigile l’attenzione sull’Industria, la quale, comunque, le sue risposte positive le dà, ma ci si attivi sugli altri fronti.
D – Ha elementi per sostenere le sue affermazioni?
R – Credo che il Convegno di cui parliamo possa fornire risposte o indicazioni al riguardo. Dai dati che emergeranno prenderemo coscienza di quanto incidano le patologie cardiache, quelle osteo/articolari, quelle che interessano il sistema nervoso e quelle interessanti altre parti del corpo umano nella determinazioni delle invalidità indennizzabili. Ad esse, ovviamente, vanno sommate quelle tumorali, alle quali vanno riferite le giuste cause per poterne perseguire la corretta prevenzione.
Soltanto operando in tal modo riusciremo ad orientare la prevenzione con speranza di successo. Non è inseguendo le streghe, o aggiornando il numero dei decessi che faremo giustizia a chi non c’è più ed aiuteremo che viene dopo di noi.
D – Come mai Noto come sede del Convegno.
R – Noto, come la maggior parte dei nostri Centri è intrisa di Cultura, è coinvolta in tutte le forme di inquinamento senza essere, nel contempo, inquadrabile in una condizione di specificità che ne possa orientare i giudizi ed i pregiudizi