Per il periodico Informa Sicilia
Apprendiamo oggi, a seguito di forti lamentele dell’utenza, che da lunedì 12 ottobre il Direttore Sanitario Alfio Spina ha disposto l’inibizione dei ricoveri presso il reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Lentini diretto dal dott. Michele Moncada.
Il provvedimento di chiusura, ci dice lo stesso Spina, contattato telefonicamente nella mattinata odierna, è stato dettato dall’assenza di unità infermieristiche: “Purtroppo e con rammarico, dice Spina, ho dovuto prendere questa decisione per l’assenza di cinque unità infermieristiche per cui non mi è rimasta altra scelta. Stiamo lavorando per risolvere il problema e già da lunedì prossimo, molto probabilmente … diciamo, sicuramente, riusciremo a riaprire i ricoveri in Cardiologia”.
Il dirigente del Reparto di Cardiologia, dott. Moncada, ha confermato l’inibizione dei ricoveri disposta dal direttore Sanitario Spina, fermo restando, precisa, che i quattro posti letto presso l’UTIC (Unità Terapia Intensiva Cardiologica) sono e restano comunque operativi: “I pazienti che sono attualmente ricoverati non saranno smistati in altre strutture sanitarie, dice Moncada, ma se dimessi, i posti letto non potranno, al momento, essere reintegrati con nuovi pazienti”.
Da quello che abbiamo sentito gironzolando in Ospedale, sembrerebbe che “le vacanze” del personale infermieristico specializzato, “solo” presso la Cardiologia ammonti a sei unità.
Intanto il notevole disagio per questo tipo di utenza aumenta e si fa sentire sempre più oltre all’aggravio, per carico di lavoro, causato nelle altre strutture ricettive. Una settimana di chiusura dei ricoveri in Cardiologia, che speriamo resti tale e che non si verifichi mai più, sicuramente potenziando il personale ma anche adottando una diversa gestione, attenta delle esigenze del territorio in confronto alle potenzialità dell’Ospedale, non è roba da poco, specialmente per questo tipo di utenza a fortissimo rischio di vita.
Al medico di turno al pronto Soccorso dell’Ospedale di Lentini, a chi si presenta con patologie cardiologiche “ degne di nota”, non resta altro che chiamare un cardiologo per il conforto di un consulto qualificato e specifico e dopo accurata visita e aver praticato le prime e immediate cure che il caso richiede , smistare in altre strutture sanitarie i pazienti sofferenti di cuore.
Non ci resta che dire, in attesa di buone notizie ovverosia di fatti concreti e non di chiacchiere : “Io, speriamo che me la cavo !”
Giuseppe Parisi