Per il periodico Informa Sicilia a cura di Giuseppe Parisi . *** *** Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa pervenuto da parte del coordinatore di Area Dem Carlentini, Luigi Meli, accompagnato da una breve nota: “E’ evidente che la posizione di Maurizio rispetto all’amministrazione comunale corrisponde a quella di Area Dem. Assodato che il PD è in amministrazione noi di area dem evidenziamo tutte le perplessità che Maurizio espone in questo comunicato stampa.”
Inizia:
Come molti sapranno, una decina di giorni fa ho rassegnato le mie dimissioni da Segretario del Circolo PD di Carlentini.
Ho tardato ad esporre pubblicamente le motivazioni che mi hanno indotto a ciò, solo perché volevo che il Santo Natale trascorresse senza polemiche di natura politica.
Per il vero era già da tempo che avrei voluto lasciare la carica, ma la turbolenta situazione del PD provinciale mi suggeriva di aspettare tempi più sereni, come quelli attuali, in modo da consentire una gestione più pacata ed equilibrata del dopo dimissioni.
Ho maturato questa decisione innanzitutto perché non ho condiviso la genesi dell’attuale giunta municipale, sia nella forma che nella sostanza: ritengo si tratti di una “giunta del Sindaco” in cui di Partito Democratico vi è poco o nulla, una sorta di “cerchio magico” che gestisce la cosa pubblica in maniera esclusivamente autoreferenziale.
Il Partito Democratico in questa coalizione è pressoché invisibile, quasi un
ologramma di se stesso, totalmente subalterno al “capo indiscusso” del quale asseconda, in maniera pedissequa, determinazioni, convincimenti e persino umori.
Anche il Consiglio Comunale è stato ridotto ad una inutile appendice dell’esecutivo, un futile orpello che si riunisce 5/6 volte l’anno per ratificare decisioni già prese da altri, rinunciando a qualsiasi autodeterminazione (la durata media di una seduta di Consiglio Comunale non supera i 40 minuti).
Con buona pace della seppur folta opposizione, che paga l’agire in ordine sparso e la tendenza dell’esecutivo ad interpretare ogni critica o rimastranza come una sorta di “lesa maestà”.
Anche quando il Partito Democratico era all’opposizione l’atteggiamento non è che fosse molto dissimile da quello attuale: già allora i “giannizzeri del sultano” che vestivano la maglia del PD, erano pronti a rintuzzare qualsiasi tentativo di attacco
indirizzato all’amministrazione, una sorta di “guardia nazionale” schierata a difesa del trasversalismo più bieco.
Non è di secondaria importanza la vicenda giudiziaria che riguarda il capo dell’amministrazione ed un assessore del PD, che purtroppo li vede sotto processo per abuso d’ufficio in concorso; ho più volte invitato il nostro tesserato a rispettare il codice etico del PD, ma il mio appello è caduto nel vuoto, anzi sono stato tacciato di essere giustizialista. Ovviamente, sia il Segretario Provinciale del Pd che la nuova reggenza del Circolo di Carlentini sono informati dell’intera faccenda.
Come si può intuire da queste brevi considerazioni, non vi erano più le condizioni (e forse non vi sono mai state) per proseguire serenamente nella conduzione del Circolo ed è per questo che ho rassegnato le mie dimissioni.
Certo anche io ho commesso degli errori: primo fra tutti quello di contribuire in maniera determinante a far eleggere in Consiglio Comunale un giovane nel quale credevo e che si è rivelato tutt’altro; di ciò chiedo scusa a tutti coloro i quali ho invitato a sostenerlo.
Un altro errore è stato quello di non capire (o non voler capire) che il trasversalismo in questa città non è morto, anzi è più vivo che mai, e oggi sono in tanti ad aspettare che il “Re” poggi la spada sulla loro spalla!
Concludo ringraziando quanti hanno collaborato lealmente con me, rendendomi il compito meno gravoso; ricordo al contempo che mi sono si dimesso da segretario, ma la mia attività politica continua più determinata e risoluta che mai.
Maurizio Faraci
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