Per il periodico Informa Sicilia a cura di Angelo Parisi ***
(per scaricare in pdf clicca qui nucleare_pdf_informa )
“Stamattina si completa un percorso per una provincia come quella di Siracusa che non poteva non avere un trattamento adeguato alle esigenze dei pazienti oncologici i quali, da oggi, non dovranno più fare viaggi della speranza. L’inaugurazione della PET/TC all’ospedale Umberto I insieme con l’avvio della radioterapia, che avverrà la prossima settimana, chiude il ciclo della presa in carico del paziente oncologico dalla prevenzione alla cura con una sanità di eccellenza in un territorio come quello siracusano classificato ad alto rischio ambientale”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta stamane durante la cerimonia di inaugurazione all’ospedale Umberto I dell’apparecchiatura di alta tecnologia PET/TC e del nuovo reparto ristrutturato di Medicina nucleare grazie ai fondi europei del programma Po Fesr 2009/2013.
A tagliare il nastro è stato il governatore Crocetta insieme con il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, i direttori amministrativo e sanitario Giuseppe Di Bella e Anselmo Madeddu, il direttore medico di presidio Giuseppe D’Aquila alla presenza del prefetto Armando Gradone, dei sindaci, dei deputati, di tutte le autorità civili, politiche e militari, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, del terzo settore e del panorama sanitario provinciale e regionale. A benedire la struttura è stato l’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo.
“E’ un momento importante per questa provincia – ha detto il direttore generale Salvatore Brugaletta – poiché oltre ad evitare i disagi agli utenti di recarsi in altre province l’istituzione della Pet rientra in una logica di pari opportunità diagnostico-terapeutiche e riduce notevolmente la mobilità passiva”.
Anselmo Madeddu, nel duplice ruolo di direttore sanitario e presidente dell’Ordine provinciale dei Medici, nel porgere il saluto di tutto il Consiglio, ha evidenziato l’utilità della nuova apparecchiatura di alta tecnologia, sottolineando come la PET associata alla TAC rappresenti lo strumento più importante ed innovativo a servizio della comunità nell’imaging dello studio del cancro, non tralasciando le implicazioni anche in altri campi tra cui quelli neurologico e cardiologico. Con la TC/PET è infatti molto più facile – ha spiegato – caratterizzare lesioni dubbie rilevate da altri esami radiologici tradizionali, studiare l’estensione della patologia al momento della diagnosi in modo tale da consentire una migliore strategia terapeutica per ciascun paziente.