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SIRACUSA – “Social e società, sfogliare il tablet in famiglia”. E’ il tema del seminario per la formazione dei giornalisti che si svolgerà sabato 27 maggio 2017 dalle ore 10, nel Salone “Mons. Ettore Baranzini” della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa. L’incontro è stato organizzato dall’Ucsi Siracusa e dall’Ufficio della Pastorale delle Comunicazioni sociali e Cultura dell’Arcidiocesi di Siracusa in occasione della 51^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali che verrà celebrata domenica 28 maggio 2017. Il seminario è promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dall’Assostampa di Siracusa, da Ucsi Sicilia e Fisc Sicilia e la collaborazione del settimanale diocesano “Cammino” di Siracusa e di Radio Una Voce Vicina in Blu. Relatori saranno Rosa Maria Di Natale, giornalista professionista freelance, che parlerà di “Facebook e giornalismo: analisi e strumenti utili”; Gaetano Scariolo, giornalista professionista, che si soffermerà su “L’informazione sulla carta stampata nell’era di internet” e don Marco Catalano, direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali e incaricato diocesano per i servizi informatici della diocesi di Acireale, che concluderà parlando de “L’influenza che i social media hanno sui giovani e nelle famiglie”.
Il seminario sarà aperto da monsignor Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali e Cultura dell’Arcidiocesi di Siracusa, e Salvatore Di Salvo, presidente provinciale Ucsi Siracusa e consigliere nazionale Ucsi. Porterà i saluto Santo Gallo, consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. “I social media si stanno posizionando ormai al centro della nostra vita – ha detto il presidente dell’Ucsi di Siracusa – ci permettono di fare tante cose: soprattutto comunicare, cercando e diffondendo informazioni, senza staccare lo sguardo da un semplice display. tra gli strumenti che hanno cambiato la vita negli ultimi anni troviamo al primo posto proprio i social, con gli smartphone al secondo posto. I nuovi social hanno messo in crisi l’informazione sulla carta stampata. Ma come i giovani e i meno giovani utilizzano i social all’interno della famiglia. “Come ci insegna Papa Francesco – continua – non dobbiamo avere paura di abitare le nuove periferie, i nuovi spazi che non siamo abituati, come Chiesa, a frequentare. Anzi, dobbiamo essere consapevoli che è lì, nei social network, che le persone si ritrovano e trascorrono la maggior parte del loro tempo. “Uscire, testimoniare, educare, trasfigurare– aggiunge Salvatore Di Salvo – sono quattro verbi che possiamo trarre dall’Evangelii Gaudium e dei quali possiamo fare tesoro per vivere nel web come cristiani che vogliono dare un contributo alla società e al bene comune”.