“Robert Capa Retrospective” dal 25 aprile al Real Albergo dei Poveri di Palermo

Nell’ambito del progetto “Palermo Capitale della Cultura 2018”  si incastona anche la mostra “Robert Capa Retrospective”, allestita presso il “Real Albergo dei Poveri” di Palermo con opening previsto il 25 aprile.

In mostra oltre 100 fotografie in bianco e nero che Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann fotografo ungherese, scattò tra il 1936 e il 1954, anno in cui morì per una mina anti-uomo in Indocina.

Robert Capa, fotografo ungherese e figura di rilievo del foto giornalismo del XX secolo, divenne noto nel mondo per una foto scattata nel 1936 a Cordova, che ritraeva un soldato nell’attimo in cui fu colpito a morte da un proiettile sparato dai franchisti. Quest’immagine è tra le più famose fotografie di guerra mai scattate.

Capa fondò nel 1947 insieme ad altri suoi colleghi fotografi, Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David “Chim” Seymour e William Vandivert, la Magnum Photos una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo.  L’occasione della mostra di Palermo è proprio la celebrazione dei 70 anni della fondazione di Magnum Photos che ha partecipato alla collaborazione della stessa insieme a “Civita” e la “Casa dei Tre Oci” organizzatori dell’iniziativa.

I reportage di Robert Capa sono testimonianza di cinque diversi conflitti: la guerra civile spagnola, la seconda guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana e la prima guerra d’Indocina. Capa attraverso le sue foto documentò anche la seconda guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica e in Italia, lo sbarco in Normandia dell’esercito alleato e la liberazione di Parigi.

Attraverso le sue foto, Robert Capa, ha saputo raccontare la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra. Il percorso espositivo si snoda in 12 sezioni ed è suddiviso proprio per anno e conflitto. Vi è inclusa infine una sezione speciale relativa a foto scattate da Capa in Sicilia ove giunse nel ’43 a seguito delle truppe americane che spingevano verso Palermo e dove trovarono un’esultante popolazione per la fine dell’occupazione tedesca.

Di lui l’amico John Steinbeck disse “sapeva di non poter fotografare la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino, mostrando l’orrore di un intero popolo attraverso un bambino».

E’ prevista anche una dedicata ai Ritratti di amici e artisti tra cui fra l’altro Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, etc.
La mostra curata da Denis Curti sarà visitabile fino al 9 settembre 2018 e vede il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai beni culturali e all’identità siciliana.

A Cura di Ester M Campese