Quanto sia fondamentale per il futuro del nostro Paese il voto europeo di domenica 26 maggio l’ha spiegato a chiare note Nicola Zingaretti in una sua intervista al Quotidiano Nazionale nella quale attacca la politica migratoria di Salvini, ribadisce che il PD vuole l’immediata riapertura dei porti e così prosegue testualmente: “Le politiche per gestire i flussi migratori sono una cosa complessa e non possono ridursi allo slogan ‘porti chiusi’. Politica per l’immigrazione significa politica estera, coinvolgimento dell’Europa, investimenti nei Paesi d’origine dei migranti, più politiche sociali per l’integrazione, sostegno ai Comuni e terzo settore. Tutto questo nell’azione di Salvini non c’è“.
Increduli abbiamo più volte letto e riletto il testo dell’intervista, assicurandoci di aver capito bene.
Quindi Zingaretti propone per l’immigrazione soltanto improbabili soluzioni a lunghissimo termine, frutto di estenuanti trattative con quei partners europei che già in precedenza ci hanno sempre osteggiati lasciandoci soli con il cerino in mano del problema migranti … ma per l’immediato cosa intende fare ?
Cosa propone di fare quando la riapertura dei porti tornerà a riversare sulle nostre coste qualche decina di migliaia di africani che attendono solo un segnale per riprendere la via del mare ?
Inutile cercare la risposta, di questo il segretario del PD non parla.
Ecco perchè domenica prossima dovremo aprire gli occhi, perchè il voto europeo avrà un fortissimo impatto sulla politica interna e perchè stavolta siamo dinnanzi ad una scelta che è di civiltà prima ancora che politica tra chi vuole restare italiano ed europeo e chi viceversa vuole ridurre la nostra penisola ad una piattaforma afro-islamica….votiamo tutti e scegliamo bene !
Danilo Bonelli
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