MA ALL’ORIZZONTE SI SCORGE UN SOLO MATTEO

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Come se l’attuale quadro politico nazionale non fosse già di per sè sufficientemente nebuloso – e si pensi solo ai mal di pancia della maggioranza per trovare un accordo sulla finanziaria – ecco che molti autorevoli commentatori si avventurano sulle previsioni di un prossimo ravvicinato scenario che alcuni hanno già battezzato come “l’era dei due Matteo”, con riferimento a Matteo Salvini e a Matteo Renzi.
Vogliamo solo significare a costoro che al momento tra i due c’è solo un’impercettibile differenza di consenso pari alla sciocchezzuola del 30 %….. e diciamo poco !
Ma soprattutto mentre Matteo Salvini è stato consacrato in piazza San Giovanni come unico leader di un ricompattato centrodestra, alla Leopolda di Firenze Matteo Renzi ha viceversa aperto una voragine tra la sua Italia Viva e tutti gli altri, attaccando a testa bassa a destra e a manca.
Renzi ne ha avute per tutti….per Salvini ma pure per il PD e i grillini, manifestando chiaramente la sua intenzione di voler espandere il suo partitino attingendo a piene mani dagli scontenti del M5S ma pure dai transfughi di Forza Italia e dello stesso PD.
Benchè si chiami Italia Viva l’intendimento renziano è quello di cibarsi di cadaveri che tentano di risalire dalla marginalità nella quale sono attualmente relegati e verosimilmente la denominazione più veritiera sarebbe dunque stata quella di Italia Necrofaga.
Il Renzi di oggi ricorda da vicino il Pierferdinando Casini del 2008 quando si presentò alle elezioni da solo con la sua UDC confidando in un pareggio tra centrodestra e centrosinistra così da potersi vantaggiosamente offrire al miglior offerente. Ma poi come andò a finire ce lo ricordiamo tutti ed oggi Casini è costretto ad elemosinare una candidatura per poter sopravvivere e non solo politicamente ma anche sotto il profilo economico.
Matteo Renzi sogna di poter creare attorno a sè un polo moderato ma il 4% che gli attribuiscono i sondaggi non rappresenta un punto di partenza bensì la base di consenso rimastogli da quel famoso 40,81% delle elezioni europee del 2014 e dal 40,88% del Referendum del 2016.
Dal palco della Leopolda Renzi ha fatto il mattatore ma gli italiani non si scordano che con lui al governo siamo incappati in torbide vicende come Tempa Rossa, Banca Etruria, CONSIP, l’Airbus di Stato….e che ancora gravano attorno a lui lo scandalo del CSM e i problemi giudiziari della sua famiglia.
E buttarsi tutto questo disinvoltamente dietro le spalle per presentarsi come “l’uomo nuovo” della politica nazionale significa ritenere che il popolo italiano è composto da una massa di creduloni smemorati…..ma per fortuna non è così.

di Danilo Bonelli