Per i nostri lettori abbiamo intervistato la Dottoressa Lorella Presotto, Giurista, studiosa di diritto costituzionale, esperta in diritto privato e bancario.
(per scaricare il file in pdf clicca qui:intervista_mes_lorella_presotto)
D. Dottoressa Presotto, in questi giorni è esplosa una gazzarra in parlamento riportata su tutti i media relativamente al Mes, inducendo anche lo stesso Matteo Salvini a indicare nel Presidente del Consiglio Conte un traditore della volontà popolare il quale a sua volta ha minacciato di querela Salvini. Lei che è una valente giurista può dire ai nostri lettori cos’è il Mes e le sue ripercussioni in Italia e in Europa ?
R. Gentile Direttore, innanzi tutto grazie a Informa Sicilia per questa intervista. Sarò chiara e semplice in modo che chi ci legge inquadri subito e spero bene alcuni fondamentali concetti sul Mes, denominato Meccanismo europeo di stabilità (MES), in inglese ESM, European Stability Mechanism.Il Mes è un crimine contro l’umanità e gli Stati sovrani. Ho terminato stanotte di leggere tutti i fascicoli. Non è affatto un fondo salvastati ma una società per azioni che fa lucro su soldi pubblici e deruba popolo e Stato. (ndr. ci dice la Presotto fra le righe: “avrò modo di realizzare un video o uno scritto che approfondisca”.) Fu firmato nel 2012 dopo il golpe di Monti, con un Parlamento sotto minaccia. L’attacco alle aziende di Berlusconi e il conseguente golpe di Monti servì proprio a questo, a mettere a cuccia Berlusconi che non voleva sottoscriverlo con la conseguente uscita dall’euro. Tremonti aveva già pronto tutto. Ma il golpe e l’attacco alle sue aziende … Solo la Lega coi suoi 51 deputati alla Camera e non ricordo quanti senatori, votò contro. Questa è storia. E non si può valutare la vicenda del mes a prescindere da questi avvenimenti. Il mes è un corpo estraneo che con il golpe è stato forzatamente indotto in Italia. Se non ci fosse stato quell’evento noi oggi non avremmo mes e neppure euro. Quando ieri ho scritto sulla mia pagina facebook che :”le cose vanno fatte al momento giusto” , mi riferivo proprio a questo.
D. Oggi, a “frittata” fatta si può ancora rimediare?
R. Quello che ci accade oggi, è figlio di quello che non abbiamo avuto il coraggio di fare ieri. Nel 2011 io e altri, abbiamo scritto a più non posso sul mes, anche tramite video, ma è stato tutto inutile, gli italiani (non tutti) erano refrattari, pensavano che certi diritti non sarebbero mai stati toccati. Ecco questo è il frutto di quello che è stato fatto ieri, della leggerezza con cui sono stati affrontati problemi; dell’incapacità di non saper ascoltare. Purtroppo pagheranno anche coloro che invece avevano capito che crimine fosse. Se non abbiamo capito ieri è bene che oggi si capisca e velocemente, che il mes è il ritorno del nazismo in Europa e che chi ci ha voluto infilare in questa trappola mortale non desisterà. Non finisce tutto a tarallucci e vino, finisce con la morte di un popolo.
Allora bisogna ben capire in questo momento che , a prescindere da colori e casacche, bisogna fare gli interessi del popolo e sostenere chi all’opposizione sta facendo salti mortali per venire fuori da questa vicenda . Potrebbe anche essere un’occasione per dare una svolta positiva, ma ci sarà da lottare, e chi è in prima linea ha bisogno di sapere che ha una retrovia forte e compatta e non dei comitati di pettegole che cercano la virgola storta.
D. Qual è allora il suo appello?
R. Dico a tutti gli uomini e donne che hanno a cuore le sorti dell’Italia che quella che ci apprestiamo a combattere è una battaglia per la libertà e la democrazia, che in questo momento non ci sono più. E senza libertà e democrazia non c’è vita!
Giuseppe Parisi direttore Informa Sicilia
(ndr: nel momento di andare in stampa apprendiamo che nella nuova stesura del mes, il diritto di “veto” appartiene solo a Francia e Germania. Non commentiamo, si commenta da se!)
Firenze, 01.12.2019