Siracusa, 13 febbraio 2021. Una forte scossa di terremoto, lo scorso 22 dicembre, ha spaventato i cittadini siracusani, evocando i ricordi di quanto accadde il 13 dicembre del 1990.
“Deve sempre accadere qualcosa per ricordarsi che alcune opere sono importanti” – sottolinea Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale, sollevando la questione della realizzazione del nuovo Centro Comunale di Protezione Civile e della strada di collegamento che rappresentano obiettivi importanti per il benessere della comunità.
“Mi riferisco – spiega – alla bretella nord della strada statale 124 che raggiunge l’area dove dal 2015 dovevano essere completati i lavori del nuovo Centro Comunale di Protezione Civile, inspiegabilmente fermi da tre anni, più o meno da quando è in carica l’attuale Amministrazione comunale, che da un lato ha annunciato nel 2020 la presentazione del nuovo Piano di Protezione Civile, dall’altro non si è adoperata in alcun modo sul tema della prevenzione della popolazione e della capacità d’intervento, come dimostra il sopralluogo condotto su questi luoghi.”
L’inadeguatezza e l’assenza di lavori in corso, che caratterizza il nuovo centro comunale di Protezione civile, l’area attendamenti e containers e la relativa bretella di servizio lato nord della S.S. 124 nel tratto compreso tra le progressive km 117+075 e km 117+580, fu già oggetto di una specifica interrogazione di Mangiafico al sindaco un anno addietro, nel 2019, anche a seguito del fatto che la Regione, nel luglio del 2019, aveva impegnato e liquidato oltre 200 mila euro per il pagamento del S.A.L. n. 12, cioè l’ultimo avanzamento dei lavori. “Inspiegabile – continua Mangiafico – non solo che non ci sia stata alcuna attività successiva, ma anche l’incapacità dell’Amministrazione comunale di Siracusa di fare ripristinare la bretella di collegamento in maniera adeguata ad una società civile a seguito dei pessimi lavori fognari realizzati. Ingiustificabile, infine, che la tabella prevista dalla normativa e recante date di inizio e fine lavori, stato di avanzamento ed estremi della ditta affidataria siano adesso totalmente cancellati.”
“Sarebbe doveroso nei confronti dell’opinione pubblica – conclude l’ex vicepresidente del Consiglio comunale – far conoscere quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione comunale rispetto ai pessimi lavori eseguiti sul tratto richiamato e alla continuazione dei lavori stessi fino al loro completamento. Il nuovo Piano di Protezione civile, annunciato nella primavera del 2020, pretende che seguano azioni concrete. Le parole sono belle, ma se non seguono i fatti, non viene creato valore per la nostra comunità”.