Domenica 14 marzo in piazza 3 ottobre, corso Vittorio Emanuele, Noto, ai piedi del Santuario dell’Immacolata, l’antica fontana in pietra recante il celebre putto decorativo da cui viene spruzzata l’acqua, è stata trovata decapitata. La testa sarà poi recuperata immersa nell’acqua della stessa fontana. La bravata vandalica è avvenuta lungo la principale arteria cittadina.
Armando Nigro pittore avolese nato a Catania nel 1969, secondo classificato per la sezione Arte del Certamen Internazionale Letterario e Artistico sulle Cattedrali, indetto dal Critico d’arte Melinda Miceli per Ok Arte Milano tra 50 partecipanti per la sezione Arti visive e primo classificato a International art prize Giotto per la sezione disegno, è noto per la sua opera Scroscio del barocco che riporta fedelmente la fiancata barocca del convento di Noto e la fontana del putto. Tale opera permise l’inserimento dell’artista nell’Enciclopedia d’arte italiana e Globus magazine attraverso la scelta e la recensione del Critico d’arte Melinda Miceli, direttore artistico onorifico degli eventi di cui sopra. L’evento artistico etico e internazionale ebbe i seguenti patrocini morali: Luz Cultural Spagna, Globus Television e magazine, Arts direct, Artes tv web, Templari Federiciani, Premio Donna Siciliana dell’anno, inserito all’interno della rassegna culturale internazionale Sarno città Festival Premio Ippogrifo d’oro, Oscar delle arti. Sponsor Enciclopedia d’arte italiana. Comitato scientifico composto da: l’ambasciatore Ray Bondin, il regista Stefano Reali, il critico Alberto Moioli direttore dell’Enciclopedia d’arte italiana, il Gran Maestro dei Templari Federiciani Corrado Armeri, il fisico nucleare Jacek Ciborowsky con presidente il Critico d’arte Melinda Miceli.
Oggi Scroscio del Barocco di Armando Nigro resta l’unica testimonianza pittorica sulla Fontana del putto di Noto prima dell’atto vandalico della sua decapitazione. Fedele documento storico- illustrativo ne riporta l’immagine iperrealistica quasi come un testo di storia, laddove Armando Nigro cristallizza l’arte e storicizza un elemento simbolo di Noto, fissando nell’arte la storia di Piazza dell’Immacolata a Noto. L’Opera reca la figura intera dell’elemento stilistico settecentesco, il putto, che ornava la piazza barocca ed è pertanto paragonabile a una pergamena rara, degna di menzione, ma anche di attenzione da parte dei collezionisti. Il dipinto fa parte della Collezione delle Cattedrali che l’ha resa famosa e quotata.
Estraiamo di seguito una parte della recensione del critico d’arte Melinda Miceli dall’Enciclopedia d’arte italiana.
L’opera iperrealista di grande impatto estetico “Scroscio del barocco” di Armando Nigro, è realizzata con tecnica mista matita su tela e colori ad olio. Rivela l’affabulazione per l’arte degli antenati, mettendo in scena con tutto il suo pathos il barocco e le sculture simboliche e grottesche della ricostruzione post terremoto 1963. Ammirando una particolare prospettiva come per magia Armando Nigro vuole trasportare il visitatore nel movimento seducente delle architetture con i loro vuoti, le convessità, l’eterno ciclo d’istoriazione sacra, illuminata dal sole come pietra preziosa e scolpita, furiosa di particolari che emettono la gioia di vivere del Settecento. Il soggetto si stende sulla tela affidandosi a una perfezione formale di sapore fotografico dove atmosfere luminose e fortemente contrastate sottendono un richiamo ai grandi pittori realisti del XVII e XVIII secolo. Le sue abilità pittoriche nel ritrarre l’architettura nella forma più autentica, realizzate mediante il districarsi di molteplici giochi chiaroscurali, inducono a volte l’osservatore ad interrogarsi su quali siano le impercettibili differenze che possano far distinguere il quadro dalla fotografia in una soggettiva e riuscita rielaborazione.
La fontana col putto da cui sgorga lo scroscio simboleggia un raggio di rifrazione di quel movimento ondulatorio che tutto muove; i pensieri, il fluire del tempo nell’immortalità dell’arte, che si specchia anche nel cielo sposando il giallo delle superfici del Convento del Salvatore di Noto, la chiesa femmina per eccellenza nel simbolismo urbanistico delle maglie del gesuita licatese Angelo Italia. L’acqua è su questa tela la sorgente della vita e similmente alle antiche cosmogonie, si fa principio vitale, viatico di rigenerazione artistica. ed al contempo una dimensione estetica di amore e contemplazione del bello. La sua realizzazione della suggestione spaziale da scenografo, ispira e suggerisce una sorta di uno spettacolarizzazione filmica del dipinto, dove l’orchestrazione figurativa è rinvigorita dalla personalità forte ed estrosa che contraddistingue questo interprete eccelso del fare arte contemporanea.
Scroscio del barocco è un dipinto dal disegno magistrale in cui emergono i dettagli minuti e la cui perizia tecnica si sparge sulla bellezza dell’arte seicentesca come l’alba di una nuova iniziatica era”.
di Angelo Parisi