Il nuovo governo aveva prodotto in tanti un’aspettativa di cambiamento; col passare delle settimane si è visto poco, quasi niente di buono, con molti provvedimenti in continuità rispetto al precedente esecutivo. Pallidi, tardivi e farraginosi annunci di aperture non sono assolutamente soddisfacenti e inducono al sospetto piuttosto che a premature soddisfazioni per la gente che lavora e che da oltre un anno è impedita da chiusure, Dpcm e ostacoli di ogni genere.
Nell’attesa di poterci esprimere con il voto, è dall’assemblea del Popolo Sovrano che ancora una volta un solo grido si alza deciso, drammatico, estremo: Badate!!
La nostra è la parola di chi ha voluto restare umano di fronte alla vostra disumanità, di fronte all’indifferenza verso gli ultimi e i deboli falciati da ingiuste imposizioni, di fronte alla sopraffazione di ogni diritto civile, di fronte alla riduzione in miseria di larghe parti della cittadinanza, alle quali ancora molti si aggiungeranno come per un destino inesorabile laddove invece esistono precise responsabilità, così a Roma come a Palermo.
Basta con le famiglie buttate in mezzo a una strada! Basta con gli imprenditori indotti al suicidio! Basta con i giovani allo sbando, privati di un’adeguata istruzione e del loro futuro! La criminalizzazione e l’impoverimento sono andati di pari passo: si è creato un vasto esercito di emarginati che quanto prima si avvieranno appieno alla criminalità da fuorilegge, come ultima strada rimasta per procurarsi il necessario a vivere.
Badate, governanti!!
Se non verrà in tempi oltremodo rapidi interrotta la vostra protervia condotta a danno del popolo, crescenti proteste, ulteriori disordini ai tanti già accaduti e uno spontaneo sciopero fiscale prodotto dalla mancanza di liquidità delle Partite Iva porteranno a cadere anche il governo Draghi, com’è stato per il precedente.
Badate, parlamentari!!
C’è un conto da pagare per tutti e per ciascuno personalmente, a fronte degli atti compiuti contro i fratelli. In cambio avete ottenuto potere e denaro che non vi puliranno dal fango che vi ricopre.
Noi abbiamo già dato. Non vogliamo più sentir parlare di restrizioni e regioni bloccate. È il momento di ricostruire una normalità fatta di Lavoro, Diritti, Libertà e Salute, anche con la fine dei tagli indiscriminati allo Stato Sociale che ci hanno portato nel baratro attuale.
Nessun tentativo di repressione potrà impedire al popolo di esprimere la propria rabbia ed esasperazione. Non si insista oltre nel tirare una corda che è prossima a spezzarsi con imprevedibili conseguenze, a meno che la classe politica non si ravveda e intraprenda subito tutto ciò che è necessario per evitare il peggio.
Promuovono e aderiscono all’iniziativa:
#GenerazioneBastaGià (Mirko Stefio) | Movimento per l’Indipendenza della Sicilia (Salvatore Musumeci) | Associazione Siciliana Contribuenti – Art 580 C.p. Antiusura – No Profit (Salvatore Guerino) | Noi Meridionali (Enzo Maiorana) | Lab. Pol. Alba Siciliana (Leone Venticinque) | Terza Via Sicilia (Raffaele Panebianco) | ItalExit Sicilia (Santo Musumeci).