Siracusa, 20 maggio 2021. Il movimento Civico 4 accende i riflettori su un problema diventato sempre più importante con l’emergenza sanitaria: la socialità per gli anziani. Su di loro le ripercussioni più gravi di questo periodo di restrizioni.
In questo contesto, la chiusura dei centri anziani e l’assenza di ogni programmazione da parte dell’attuale Amministrazione comunale per la loro riapertura rappresentano un elemento cruciale di insofferenza, scoraggiamento e preoccupazione sia per loro sia per i loro familiari.
“Noi riteniamo – si legge in una nota del movimento – che sia arrivato il momento di restituire, con ogni precauzione utile a garantire la salvaguardia sanitaria, gli anziani della nostra città alla loro vita relazionale e sociale, riaprendo i centri diurni. L’accesso ai centri dovrà essere, in ogni caso, consentito solo ai soci vaccinati o in possesso di un tampone molecolare di recente esecuzione, con esito negativo, così come avviene in base alla normativa che regola ogni altro spostamento. Questa nostra proposta, peraltro, incentiverebbe anche la vaccinazione di quella parte, pur minoritaria, della popolazione anziana che ancora non si è sottoposta al vaccino. “Civico4” è consapevole di quanto siano importanti per gli anziani del territorio siracusano i momenti di incontro e di socialità”.
Abbassare la guardia potrebbe essere pericoloso, ma ci sono le condizioni per riaprire in sicurezza e l’Amministrazione comunale, secondo il movimento, dovrà governare questa nuova fase della pandemia verso un ritorno alla normalità.
“Siamo a conoscenza – dichiara Michele Mangiafico, leader del movimento – del fatto che nell’ultimo anno e mezzo, la struttura di via Foti a Grottasanta, che ospita il centro diurno anziani di quartiere, si è gravemente ammalorata, nell’assenza di interventi manutentivi da parte dell’Amministrazione comunale ed oggi avrebbe difficoltà a riaprire in sicurezza. Servono 130 mila euro. Al netto di ogni polemica sulle modalità con cui l’attuale Amministrazione comunale tiene il proprio patrimonio, riteniamo urgente questo intervento, al fine di preservare la struttura da ulteriore degrado e restituirla nel più breve tempo possibile alla sua funzione”.
“È doveroso – conclude Mangiafico – che l’Amministrazione comunale prenda in considerazione la richiesta, sempre più diffusa oramai, di una modifica del Regolamento dei centri anziani, predisponendo la relativa proposta di deliberazione per il commissario regionale. E’ necessario, infatti, che i centri possano godere di maggiore autonomia gestionale e finanziaria, anche alla luce delle crescenti e lampanti difficoltà dell’Amministrazione comunale nell’assecondare le esigenze di questa porzione della nostra popolazione”.