Questo è un normale foglio biografico; le innumerevoli produzioni, nel diversi campi che vedono trionfare Melinda Miceli sono racchiuse in una nota di chilometri…
Melinda Miceli, sembra provenire delle dee wagneriane, una sireneide, decisamente attraente ma la sua intelligenza e arguzia ricorda miticamente queste creature della Disney.
La scrittrice è infatti una imprevedibile viaggiatrice e misteriosa donna che puoi trovare ad ammirare i cieli dell’Irlanda, il mare di Rodi, le fortezze di Malta.
Potresti seguirne i ritmi sciamanici delle sue composizioni, scritti magistrali, e ritrovarti in Grecia o in Africa ombreggiato da qualche baobab. I suoi reportage di viaggio sono camei seguitissimi e non ti lasciano distrarre dalle atmosfere e dal sapere intenso che sanno trasmettere come imprinting naturale di una versione innata e predestinata di Scrittrice-aedo dei luoghi che ne sente l’anima più recondita e misterica in un linguaggio arcano e sibillino, in una parola magnetico.
Ora l’Artista, ora la donna come la stanza degli specchi ti puo’ sorprendere e la trovi in un salotto della Catania del XVIII secolo, dopo aver fatto jogging,
o in preziosi velluti come le vetrate delle cattedrali che visita come la Beatrice di Dante o forse il suo Virgilio data la sua scrittura “magica”.
Proverai una vertigine dinanzi alla nota scrittrice Melinda Miceli, di fronte a un capolavoro come La Sibilla antologia poetica o Templaris Compendium il saggio dei saggi della letteratura templare del ventunesimo secolo, e sarà quel portale in cui entrare per arrampicarsi come su un trono a leggere versi e fraseggi dove ti può sembrar di rileggere il D’Annunzio tra le rocce e sotto la pioggia, o il Dante Alighieri all’ingresso degli Inferi, o il Foscolo tra i suoi sepolcri. L’aura di sacralità aleggia attorno alla figura della poetessa, depositaria di facoltà divine di rivelazione agli uomini di verità superiori così come i grandi vati del passato, rivelando il Bello assoluto attraverso la Scrittura colta e la poesia eletta.
Melinda Miceli Scrittrice e Critico d’arte, pluripremiata per le Sue opere colte sulla Sicilia, membro dell’organico critico dell’Enciclopedia d’arte Italiana non è solo un critico d’arte classico che sa spaziare su tutti gli stili dal figurativo all’astratto, la sua poliedricità di Scrittrice con la A maiuscola le ha permesso di raggiungere questo livello partendo da saggi colti ed anche esoterici sull’arte e l’architettura e da critico letterario di nicchia, fino a spaziare ad articoli e reportage d’arte di elevatissimo pregio pubblicati sui migliori magazine di cui è il critico, non solo regionali, ma su monumenti stranieri come Notre Dame e su personaggi della letteratura come Dante, Shakespeare, Sthandhal, e ancora Caravaggio e tutti gli architetti e gli artisti che hanno disegnato il volto della Sicilia.
Se la critica d’arte segna il punto di congiunzione tra l’artista e il suo pubblico e indirizza l’opera alla committenza attraverso precise discipline e nomenclature, la nostra Melinda Miceli già presente in organismi internazionali come l’Enciclopedia d’arte italiana, Pittart, Globus, Arts direct, Corriere nazionale, Ars Magistris, e in tutti i portali dell’arte internazionale, segna ancora l’eccellenza siciliana nel mondo nel suo settore. La Donna Siciliana dell’anno per antonomasia scrittrice da trofei letterari, non a caso direttore artistico onorifico anche di Diariodigital luz Cultural Spagna, un celebre giornale spagnolo che le ha dedicato la rubrica “Literatura de misterio e arte”.
Dimostra in ogni sua pagina strabilianti capacità espressive, tali da rendere le sue opere, inconfutabilmente profonde nel loro significato ed eleganti nel lessico. Un Leonardo da Vinci in un imago da donna Botticelliana. Gli opposti si attraggono in Lei creando l’Assoluto e l’impossibile che la compone. L’autrice di tanti rinomati titoli tra cui Primadonna in Sicilia, La catedral del alma, La Sibilla e Templaris compendium, detiene la via d’accesso al Sapere Supremo e simbolico che tanto piace agli Eletti e all’editoria Alta, non a caso è una scrittrice internazionale e ambasciatrice onoraria di Ediciones Matrioska, Spagna.
Nelle sue opere si ritraccia un lavoro immane di armonizzazione e di rispolvero di grandi verità storiche appannate. Come l’antico poeta Melinda Miceli è oggi la custode della memoria storica e mitica collettiva. Nella silloge poetica La Sibilla, Ediciones Matrioska, la sua ispirazione poetica dotta diviene un veicolo di riflessione intellettuale e filosofica che vuol trasmettere insegnamenti di valore universale, mentre trasforma in canale di espressione i sentimenti individuali. La Sibilla di Melinda Miceli è in parte opera poetica “simbolista”, cui solo pochi eletti è consentita la percezione di ciò che veramente si cela dietro il “ritmato verso”. Filologa e medievista per studi umanistici e per la pubblicazione di saggi storici su Siracusa e la Sicilia Orientale e Templaris Compendium, nel 2006 grazie ai suoi studi e ricerche sul Medioevo l’Università di Cantherbury le ha conferito una laurea honoris causa. Templaris Compendium “è un grande manuale di conoscenza storica, simbolica e iniziatica che riporta risvolti storici inediti e conoscenze scientifiche, raccogliendo documenti straordinari come gli exempla preziosa e tradizioni vicine all’ermetismo cristiano È un libro ricco di trascrizioni e citazioni latine di studiosi eminenti del Medioevo come Jaques de Vitry, Bernald di Clairvaux, Guillaume de Tyre con un punto di vista critico, logico e sistematico che restituisce la verità sulle gesta, il credo, la lingua ieratica e la simbologia templare nell’arte e nell’architettura. Templaris Compendium contiene nel suo impianto una forte simbologia che lega fra loro tutti i mondi o tutti gli stati di esistenza, attraverso un argomento portante, la fondazione, che come il sole si dispiega in 14 raggi, qui capitoli, in relazione con la via Crucis la cui devozione si diffuse con le Crociate. Da suddetti capitoli, così come dal cerchio si dipartono tutti gli altri argomenti per completare una mappa della Conoscenza che ricostruisce la storia dei Templari avvalendosi di ricerche originali che conducono a nuove rivelazioni. Come la via Crucis che consente di meditare sulla passione di Gesù di cui S. Francesco e S. Leonardo furono i maggiori propagatori di questo rito, i quattordici capitoli sono qui divisi in 2 due gruppi di 7 capitoli in modo da rappresentare i due aspetti del maschile e del femminile, aspetti storici e mistici caratterizzanti la manifestazione del creato.
Simbolo di Sapienza il numero 7 è il simbolo dell’ordine manifestato, di perfezione, di purificazione, agente di evoluzione e di conoscenza, sette erano le scale del tempio di Salomone, 7 le porte della saggezza e i gradini della sapienza, i sigilli e i sacramenti etc….” Ecco dopo queste meravigliose frasi non posso che dire che Melinda Miceli ripristina l’antico ruolo sociale di “anello” tra il popolo ed i potenti, del poeta teologo che trasmette leggende, miti, credo, ideologie. Non a caso autrice mietitrice di premi e onorificenze dal curriculum che fa tremare i polsi come la definisce Alfonso Celentano e la giornalista Raffaella Mauceri, Melinda Miceli rappresenta per l’editoria italiana un’illustre colonna a sostegno della nobile Cultura classica.