Siracusa, 26 luglio 2021. Disco verde dalla Giunta Italia per il bilancio consuntivo 2020 nonostante un disavanzo di oltre 6 milioni di euro in più (22 milioni di perdita in totale). La notizia è stata diffusa dal movimento “Civico 4” dopo aver studiato la deliberazione numero 77 del 14/07/2021, con la quale è stato approvato il Rendiconto di Gestione 2020, fotografia delle scelte politiche adottate dall’Amministrazione comunale nell’anno precedente e il principale strumento di giudizio politico per l’organo elettivo.
In questa fase, è bene ricordare che il Consiglio Comunale è sciolto, proprio per la mancata approvazione di un Rendiconto di Gestione.
“Chiaramente, ciò che subito va evidenziato agli occhi dell’opinione pubblica è il fatto che l’Amministrazione comunale chiude il 2020 con un disavanzo di oltre 6 milioni di euro in più. – si legge in una nota del movimento – Intendiamo “in più” in quanto l’Amministrazione è già impegnata nel recupero di un più ampio disavanzo per cui era previsto che il 2020 chiudesse a -16 milioni di euro circa e, invece, chiude ad oltre -22 milioni di euro. L’Amministrazione comunale si propone, a breve, una variazione di bilancio (nelle carte), ma nessuno ne parla, nessun dibattito sull’argomento ha riguardato il confronto pubblico cittadino”.
A pagina 41 del Rendiconto di gestione 2020, al capitolo 1010151, riguardante la riscossione della Tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, risultano imputati come “incassati” 10.623.206,43 euro a fronte di 26.488.661,82 euro accertati, ovvero il 40,10%. Un crollo rispetto al 59% del 2019 (14 milioni e 500 mila euro incassati in valore assoluto). La mancata applicazione del decalogo trasmesso da “Civico4” stride con l’assenza di politiche serie volte alla lotta all’evasione, lasciando emergere la mancanza di volontà politica rispetto al fenomeno dell’evasione di questa tassa e, in generale, di una città sporca.
L’imposta comunale sulla pubblicità, al capitolo 1010153, si attesta a 390.101,17 euro su una previsione di 645.635,17 per una percentuale del 60,42% dell’incassato sull’accertato, rispetto al 70% del 2019 (433 mila euro in valore assoluto).
L’Amministrazione comunale ha incassato dalle famiglie (pag. 42) 3.170.897,00 euro per contravvenzioni (pari al 47,6% dell’accertato), un dato dal quale si conferma la tendenza dell’attuale classe dirigente ad utilizzare le famiglie come “bancomat” per le necessità dell’Amministrazione comunale (le multe rappresentano ormai quasi un terzo della Tari!).
“Civico4” esprime a rigor di logica una forte preoccupazione relativa al fatto che, a partire dall’anno in corso, verranno meno tutti gli aiuti dello Stato che, nell’anno della pandemia, hanno “mascherato” le carenze dell’attuale Amministrazione comunale nella capacità di riscossione e nell’organizzazione delle iniziative volte a garantire una coerenza tra le previsioni, gli accertamenti e le riscossioni.
“A nessuno, infatti, – continua la nota – sarà sfuggito che a pagina 126 della Relazione dell’organo esecutivo, l’indicatore dell’intervento erariale è passato nel 2020 a 159,42 contro i 45,65 del 2019 e i 55,53 del 2018, a seguito dei forti trasferimenti statali (quasi 20 milioni di euro). Peraltro, va sottolineato che, anche se in minima parte, sono serviti a coprire anche il crollo delle entrate della tassa di soggiorno passate da 2 milioni di euro a poco più di 300 mila euro. Di conseguenza, l’indicatore della dipendenza erariale è passato da 5,16 (2018) a 3,73 (2019) a 14,79 (2020)!”
“La relazione che accompagna il Rendiconto è delirante, probabilmente confidando nel fatto che in pochi o nessuno la leggono, a cominciare dagli stessi assessori che la votano. – incalza il leader Michele Mangiafico – Per fare un esempio, si propone come obiettivo l’approvazione nel marzo del 2020 della proposta di zonizzazione acustica e del nuovo Regolamento per le attività rumorose al Consiglio comunale, sorvolando sulla mancanza dell’organo consiliare, sul mancato raggiungimento dell’obiettivo e sul fatto di declinare al futuro un’azione già passata (pag. 3). Si tratta, in ogni caso, di una impostazione che riguarda diversi settori, frutto, probabilmente di ripetuti “copia/incolla”. La Relazione rammenta che a Dicembre del 2019 è scaduto l’appalto per il servizio di trasporto pubblico locale dell’Ast e che l’Amministrazione comunale avrebbe indetto una nuova gara, di cui a luglio 2021 non abbiamo ancora notizia, assistendo – di contro – all’ampliamento di servizi con un concessionario in proroga”.
“Viene sbandierata come una vittoria (pag. 13) la riduzione degli uffici circoscrizionali a cinque, quando invece – com’è noto – l’Amministrazione comunale non solo ha ribaltato sul cittadino il costo per i servizi erogabili nelle sedi decentrate costringendolo a spostarsi in giro per la città per le varie pratiche, ma ha anche dato seguito ad una politica della gestione del personale scellerata che, di fatto, non permette di offrire i servizi neanche nelle stesse cinque sedi individuate, a volte, in alcuni giorni, in appena uno o due uffici, con cittadini che vagano per la città alla ricerca di uno sportello dove poter rinnovare in tempi ragionevoli la propria carta di identità. – dichiara Mangiafico – Restano fermi al palo gran parte degli obiettivi programmatici inseriti dall’Amministrazione nel Documento Unico di Programmazione e su cui “Civico4” è intervenuto negli ultimi quattro mesi con le proprie denunce: la mancata realizzazione del Piano delle Barriere Architettoniche, la mancata valorizzazione di giardini e parchi con la situazione fatiscente di tutte le aree a gioco, l’assenza di ogni iniziativa per il nuovo cimitero e le condizioni di degrado di quello esistente, la mancata riqualificazione dei Marinaretti fino ai Calafatari, per fare solo alcuni esempi”.
“Civico4” boccia l’operato dell’Amministrazione comunale, resta in attesa del parere del collegio dei Revisori dei Conti per acquisire ulteriori spunti di riflessione e della proposta di variazione del bilancio chiamata a rintracciare oltre 6 milioni di euro. Si tratta sempre di più, infatti, dello strumento finanziario che l’attuale classe dirigente lascerà tra 21 mesi (secondo l’ipotesi della scadenza naturale del mandato) o tra meno di un anno (in caso di rientro del Consiglio comunale e mozione di sfiducia) alla prossima Amministrazione cittadina.