Forse al Ministero dell’interno c’è un poco di confusione, e tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare.
Lo ritiene il Presidente Distefano, che ascolta perplesso le parole del Capo del dicastero degli interni che dice:
‘I titolari dei locali non possono chiedere documenti’
‘Ma controlli spettano a loro, non possiamo distogliere polizia’.
Così aggiunge, Il ministro “controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa”. Ha però ribadito che saranno i titolari a dover provvedere, anche se “non potranno chiedere la carta d’identità ai clienti”.
Frasi che potrebbero sembrare in contraddizione, e che evidenziano come da un lato c’è chi non ha poteri di pubblico ufficiale, e chiedere quindi il riconoscimento della persona, e dall’altro non vi è nessuna legge che lo autorizzi ad effettuare il controllo, ma solo il chiamare le Forze di Polizia.
Una diatriba che il provvedimento del passaporto vaccinale ha innescato ed evidenzia tutta la sua impraticabilità.
Al fine di rendersi conto della realtà dei fatti, il Presidente de Le Partite IVA, invita l’Illustre Ministro a fare l’esperienza a fianco coloro i quali è rivolto il provvedimento, così da rendersi conto delle reali problematiche.
Anche per rendere agevole e concreto l’intervento, il Presidente lascia scegliere al ministro la categoria ed il luogo dove effettuare lo studio.
Forse così si potrà rendere conto della realtà.
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