Una porta sul fiume di Alessandra Marinacci. Primo premio della critica sezione Poesia a Divina Bellezza by International art prize Giotto.

Ed ecco aprirsi una porta,

sul fiume dei ricordi

al di qua delle stelle minori.Un fluire d’oro liquido

brunito da altrui memorie,

comprese quelle delle stelle e la mia,

corta per scelta di cancellare inezie,

trasformandole in eccentrici colori

oltrepassa la soglia.

Una costellazione un po’ sciupata

chiede d’essere messa nel verbale,

citando quando mi è apparsa

ridacchiando e io l’ho scambiata

per filosofia seria.

Qualche cometa prepotente

si immerge nel magmatico fiume,

mutandolo in energia pungente.

Lo scambio termina improvviso

così com’è iniziato.

I miei ricordi sono

di nuovo ricolmi di galassie.

 

La poesia di Alessandra Marinacci primo premio della Critica sezione poesia, non si perde nel bohemiano e voluttuario mondo estetizzante ma attraverso l’evoluzione del proprio dettato poetico ritmato, induce ad una ricerca interiore che affascina i neofiti della corrente orfico-iniziatica.

Una nuova identità al di fuori della tradizione si configura così nella libertà della ricerca filosofica dalle sfumature esoteriche. La sua lirica subisce infatti l’influsso della situazione umana ed intellettuale rivelando un desiderio di esplorazione della conoscenza attraverso la dimensione notturna e metafisica del cosmo.

Dall’esperienza di visione interiore, Alessandra Marinacci sposta l’asse poetico a quello della natura cosmica, pertanto il magma verbale congiunto all’immaginazione trasmette anche quello che è al di là della stessa poesia stessa, con i tratti di un ironico futurismo che affiora. La suggestione poetica, fantastica ed alchemica, è orientata verso esperienze spirituali su pensieri simbolici, volti alla penetrazione del mondo divino che si apre alla coscienza della poetessa. La sua capacità percettiva si eleva alla visione estetico-artistica per evocare il “fiume metafisico” e mondi superiori.

Attivando il subcosciente con il verso estetico/eterico da parte del lettore, la poetessa Marinacci, accede attraverso la sua “porta” ad un mondo astrale fatto di leggi ancestrali
e magiche.

Dott.ssa Melinda Miceli critico letterario, storico e critico d’arte