Intervista a Emanuela Corsello: Io e il gioco di squadra, a Cura di: Laura Gorini

Per me viaggiare è lavorare: ho viaggiato molto più per lavoro che per divertimento o per farmi una bella vacanza.

Emanuela Corsello è una grande professionista, un agente di Moda e di Cinema dal cuore molto grande. Convintissima che sia fondamentale per farcela sul lavoro, così come nella vita in generale, il gioco di squadra, ha appena dato vita a un’importantissima collaborazione. Ce ne parla lei in questa bellissima intervista, rivelandoci pure il suo grandissimo legame con la Sicilia.

Emanuela, tu hai un rapporto speciale con la Sicilia, o mi sbaglio?

No, non ti sbagli. E ho questo legame sostanzialmente per due motivi: il mio compagno Fabio è di Catania..ed io sono di origine siciliana, difatti papà Corsello è siculo! ( ride)

Per lavoro devi viaggiare parecchio, come ti organizzi di questi tempi?

Questi ultimi due anni – ahimè – ho viaggiato pochissimo per lavoro. In sostanza per via del Covid abbiamo dovuto limitare i viaggi, quindi ho dovuto ridurre tantissimo le mie trasferte milanesi che avvenivano molto frequentemente ogni mese. Che dire? Spero davvero di riprendere con più frequenza, perché viaggiare è fondamentale per il mio lavoro!

Che cosa significa viaggiare davvero per te?

Per me viaggiare è lavorare: ho viaggiato molto più per lavoro che per divertimento o per farmi una bella vacanza. Tuttavia, lo ammetto, viaggio anche tantissimo con la mente e con i pensieri!

Un viaggio ci permette talora di guardare anche dentro noi stessi. Ti spaventa farlo?

Non mi spaventa, anzi, lo faccio quotidianamente. Comunque non ho bisogno di viaggiare per fare introspezione poiché faccio una continua analisi su me stessa. Insomma, posso dire che viaggio molto dentro di me ogni giorno.

Sii sincera: ti è mai capitato di metterti in discussione?

Tante volte,cercando anche di mettere a fuoco i miei limiti, che non significa riuscire a superarli, ma -almeno- saperli riconoscere e poi provare ad affrontarli.

Che cosa significa per te sapersi mettere in gioco sul lavoro? E nella vita in generale?

Vuol dire rischiare, buttarsi, sapendo che puoi sfracellarti: io ho rischiato tantissimo, ho perso molte volte, altre ho vinto, ma andava fatto!

Ed è con questo spirito che hai iniziato una nuova importante collaborazione? Sono davvero entusiasta di questa partenership nata con il premio internazionale Vincenzo Crocitti che è dedicato al grande attore Vincenzo Crocitti. E giorni fa quando l’autore e direttore del premio, Francesco Fiumarella mi ha proposto questa collaborazione sono stata felicissima. Del resto io sono un agente di moda e di cinema e per me è un’opportunità meravigliosa poter respirare l’arte e il talento e vedere gli artisti premiati, celebrati in modo cosi onesto, meritocratico e puro, proprio come solo un premio cosi egregiamente strutturato può fare.

La IX edizione si è svolta proprio qualche giorno fa in modalità telematica e sono stati dati riconoscimenti a nomi del calibro di Maurizio Costanzo, Carlo Verdone, ma ancora più importante è l’attenzione che viene data da Francesco, ai talenti emergenti: infatti sono stati premiati artisti esordienti di grande valore artistico.