Siracusa, 7 marzo 2022. Disastro nella gestione rifiuti. Un’accusa molto forte nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale partita dal movimento Civico 4. Se da un lato c’è il Ccr di contrada Arenaura prima chiuso da mesi e poi sequestrato con tanto di indagini a carico del sindaco e dirigenti, dall’altro, secondo il movimento, il Comune ha messo in atto una pessima gestione delle risorse pubbliche. Il tutto a discapito della città che, soprattutto in alcune strade, vive una vera e propria emergenza rifiuti che in realtà va avanti da mesi. Nel recente Piano Triennale delle Opere Pubbliche sono stati inseriti tre nuovi CCR (traversa La Pizzuta, via Monsignor Gozzo e via Don Luigi Sturzo) per la cifra complessiva di 1 milione e 800 mila euro a valere sui fondi del PNRR. Iniziativa che sarà realtà tra il medio e lungo termine, mentre a oggi la situazione igiene urbana non cambia (complici secondo Civico 4 i mancati controlli con relative sanzioni tollerando le discariche abusive in città).
Al momento, peraltro, a Siracusa c’è un solo Ccr, e cioè quello a Targia ritenuto “insufficiente” dal movimento tanto da “poter prestare il fianco alla crescita di un mercato abusivo che si occupa di ritiro di ingombranti a casa degli utenti per poi scaricarli in giro per il territorio”, dice il leader Michele Mangiafico.
“Questa molle e insufficiente gestione della raccolta dei rifiuti e del conferimento in discarica si appalesa in questi giorni in maniera devastante e disarmante lungo la “trazzera” che dalla strada Laganelli, appena un paio di chilometri dopo il CCR di Arenaura, conduce fino alla fonte Ciane. – spiega Mangiafico – Lungo il percorso attraversato dagli appassionati di mountain bike e di un ambiente sano, si accumula in realtà ogni tipo di rifiuto, come mostrano le immagini e il video con cui documentiamo ciò che solo l’Amministrazione comunale finge ancora di non vedere, pur nel pieno di una delle aree naturalisticamente più importanti della nostra città”.
“Civico4” ha effettuato un sopralluogo sul posto per documentare la presenza massiccia di cumuli di immondizia, materiale inerte, scarto di lavori edili, mobili di arredamento, pneumatici usati, frigoriferi vecchi, apparecchi televisivi, lastre di ethernit.
“Un paesaggio spettrale – continua Mangiafico – del quale si chiede, al rientro dall’audizione per la candidatura a capitale italiana della cultura, l’immediata pulizia e il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie”.
Si tratta – ricorda “Civico4” – di un’area di grande interesse naturalistico e paesaggistico al punto da accogliere numerose strutture ricettive e la stessa superficie che ospita attività di paracadutismo e di trasporto turistico in elicottero.
“Un “bel vedere”, – conclude il leader – quello che si mostra agli avventori, che rappresenta la peggiore cartolina con cui una città potrebbe immaginare di accogliere i propri visitatori”.