Siracusa, 28 marzo 2021. “Sull’educazione musicale non esiste alcun impegno da parte dell’attuale Amministrazione comunale, ma solo parole. Così come la volontà di “valutare la riapertura della scuola comunale di musica”, descritta nel Documento unico di programmazione (da 4 anni), sembra un disco rotto che ormai i cittadini non ascoltano più”.
Quella che denuncia il movimento “Civico 4” è un’assenza culturale in città che va avanti da tempo: quasi un decennio. Dal punto di vista economico, il movimento è andato a spulciare il bilancio riportando un azzeramento dei finanziamenti e un capitolo – definito “bislacco” – denominato “Spese per riattivazione scuola comunale di musica” (cap. 8675.1) presente nel bilancio di previsione del 2018, ma mai “impegnato” e, negli anni successivi, cancellato.
Eppure, la scuola comunale di musica esisteva a Siracusa: l’istituto comunale “Giuseppe Privitera” di viale Regina Margherita che per anni è stato luogo di formazione.
“L’istituto – dice il leader, Michele Mangiafico – ha permesso di sviluppare un patrimonio di connessioni tra persone e di favorire la nascita di eventi di grande rilievo per il territorio, fino alla sua chiusura, nel febbraio del 2015, al tempo della precedente Amministrazione comunale, in cui l’attuale Sindaco era Vicesindaco e assessore alla Cultura. Questa è una precisa responsabilità politica della sconfitta odierna che nulla ha a che fare con la geo-politica, quanto piuttosto con la mala-politica”.
Ma non finisce qua. Per restare in tema, il movimento affronta altre due questioni: la “Festa della musica” e la gestione del teatro comunale.
Sulla prima, Mangiafico ricorda: “Oltre duecento artisti e migliaia di persone coinvolte nelle edizioni 2012 e 2013 nel rione della Graziella, per un evento “costretto” dalla precedente Amministrazione comunale a spostarsi nel 2014 e nel 2015 fuori da Ortigia, per poi chiudere i battenti nel disinteresse della classe dirigente subentrata negli anni a venire. L’attuale Amministrazione “spaccia” per programmazione i 30 mila euro spesi per contribuire ad un paio di concerti (De Gregori e Alice, estate 2021) a pagamento al Teatro Greco, che – così come pensati – sembrano piuttosto un buon contributo all’iniziativa imprenditoriale di chi organizza i tour degli artisti nazionali che un investimento per un programma culturale rivolto alla città e alla sua crescita artistica e musicale.”
E, sul teatro comunale chiuso, riaperto, richiuso e ora “a corto di autorizzazioni”, continua Mangiafico.
Per la struttura, “l’Amministrazione comunale non ha mai adeguatamente chiarito quanti siano i posti a sedere effettivamente disponibili in base al sistema antincendio. Nessuna programmazione rintracciabile on line, nessun sito internet del “Massimo”. – ancora il leader – Di contro, visitate i siti dedicati ai teatri della città di Pesaro e fate semplicemente il paragone.”
“Civico4” dedica all’Amministrazione comunale le parole di Claudio Abbado, grande direttore d’orchestra del nostro Paese: “Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati”.
“Riteniamo possa essere un grande insegnamento per il prosieguo dei percorsi politici dell’attuale classe dirigente della città, cui è mancato il più grande degli insegnamenti che la musica possa offrire alla maturità di una persona attraverso una formazione garantita e nutrita da istituzioni lungimiranti: – conclude il movimento – ascoltare ed essere ascoltati.”