COMUNICATO STAMPA Siracusa, terreni incolti e prevenzione incendi. “Civico 4”: “Il sindaco emana ordinanze che lui stesso non riesce a rispettare. Dimissioni”

Siracusa, 16 maggio 2022. Il sindaco Francesco Italia emana ordinanze che lui stesso non riesce a rispettare. Così il movimento “Civico 4” citando il caso del provvedimento (n. 7/gab. del 19 aprile 2022) che chiede ai proprietari di terreni privati di “provvedere agli interventi di pulizia e bonifica, a propria cura e spese, dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare fonte di innesco di incendio o pericolo per la salute e la sicurezza pubblica”.

Con suddetto documento i cittadini vengono intimati a mantenere questi terreni puliti dal 15 giugno al 15 ottobre, con la minaccia che, in caso contrario, il Comune provvederà in danno ai trasgressori dell’ordinanza.

Com’è giusto che sia per chi non rispetta le regole. “Il paradosso di questa vicenda è che – dice il leader del movimento, Michele Mangiafico – da settimane centinaia di segnalazioni relative alla mancata pulizia dei terreni comunali, con il rischio che la città venga esposta a quegli incendi che, puntualmente, si verificano, oltre che ad altri rischi correlati al proliferare della vegetazione lungo i bordi delle strade e delle corsie ciclabili e, infine, nella stessa pista ciclabile intitolata a Rossana Maiorca”.

Civico 4 accusa l’attuale Amministrazione di aver trasformato la città in una giungla disinteressandosi alla pulizia della vegetazione spontanea, dei rovi e delle sterpaglie.

Questa Amministrazione giunta al tramonto della propria esperienza ha spesso attaccato in maniera diretta i cittadini, motivando il degrado diffuso con l’inciviltà delle persone. – continua Mangiafico – Ma si è mai interrogata sul fatto che non sia credibile uno sporcaccione che rimprovera un altro sporcaccione di non tenere pulita la parte di propria competenza?”.

“Civico4” ritiene che bisognerà ripartire proprio dalla credibilità, quale valore fondante della prossima classe dirigente. Gli esponenti del movimento, nelle ultime settimane, hanno provveduto a fare molteplici sopralluoghi tra le strade cittadine riscontrando condizioni particolarmente critiche dall’area del viale Teracati retrostante Casina Cuti a via Teofane, da via Giuseppe Cannizzaro all’area di Protezione Civile di via Augusta, da via Algeri a via Italia, dalle siepi prospicenti in Parco Ozanam ai marciapiedi di via Piazza Armerina, fino a via Franca Maria Gianni e alla pista ciclabile Rossana Maiorca.

A tutto questo, Mangiafico aggiunge “il fatto che alla data odierna la Giunta Municipale non ha neanche approvato la proposta di bilancio che andrà, prima, ai revisori dei conti e, poi, al Commissario straordinario. Dunque, la città non avrà un bilancio prima dell’estate”.

Se è vero, come sembra, – afferma – che l’Amministrazione non avesse programmato nulla lo scorso anno che gli consentisse, quanto meno, di agire in dodicesimi, la prima a non pulire alcun terreno incolto, alcuna sterpaglia a bordo strada, alcuna vasta vegetazione che mette a rischio l’incolumità pubblica sarà proprio l’Amministrazione comunale di Siracusa. Una classe dirigente che predica bene e razzola male, evidentemente.”

Nel Peg (Piano esecutivo di gestione) approvato dalla Giunta Municipale per il 2021, lo scorso anno, spiegano esponenti del movimento, con delibera numero 46 del 18 maggio nessuna voce era stata destinata da parte dell’Amministrazione comunale al tema della prevenzione degli incendi o dell’azione in danno ai proprietari di terreni incolti. Nel Piano delle Performance approvato con la stessa Delibera di Giunta che ha adottò il Peg e relativo agli obiettivi assegnati ai singoli dirigenti per il raggiungimento dell’indennità economica relativa, nella parte riguardante la Protezione Civile, a pagina 29, non veniva scritto assolutamente nulla.

Questo è l’interesse che chi è in Giunta ha per questa città – conclude Civico 4 – Non riusciamo a trovare altra esortazione, se non quella che viaggia nel sentimento diffuso della cittadinanza: dimissioni!”.