Intervista al Cav. Luigi Maria Messina artista e diplomatico dell’Arte

Il Cavalier Luigi Messina organizza la prima personale a città di Monterosso Almo nel 2008. Nello stesso anno entra a far parte della Federazione Arti figurative. Nel 2010 riceve il premio Guglielmo II a Monreale e l’Ercole di Brindisi nell’omonima città, altresì la nomina di ambasciatore dell’arte. A Firenze riceve il titolo onorifico di Arciere dell’arte. Si citano diverse collettive di prestigio come il David di Michelangelo a Lecce, il Leone d’oro a Sirmione, mostre a Bruxelles, Dubai e Abu Dabi.

Seguiranno numerosi riconoscimenti tra cui: nel 2011 Premio della critica a Palermo, Premio Astro nascente a Firenze, Riconoscimento accademico dall’Accademia Gentilizia di Firenze, Artista dell’anno e Oscar per le arti visive a Cesenatico, Art in Love a Roma, Premio internazionale città di Tokyo.

Nel 2012 dopo il Premio Caravaggio a Palermo e il Premio Le Louvre a Parigi, entra a far parte dell’accademia dei Dioscuri di Taranto e riceve il Premio città di Gallipoli, A seguire Nobel dell’arte a Montecarlo, Gondola d’Oro a Venezia, Premio le 5 terre a Portovenere, Mercurio d’oro per l’arte a Cesenatico, Nomina di Accademico internazionale delle Avanguardie artistiche a Palermo, Premio Nettuno a Lecce.

Nel 2016 Premio Arte Impero, Parigi, Vienna Roma. Nel 2017 Premio Itaca in Grecia, i maestri del colore a Banghok, Gran Prix Paris a Parigi, City of Kerkyra in Grecia, Premio Unesco a Taormina.

Nel 2018 mostra itinerante nel Principato del Liechtenstein, Gran premio dei Messapi a Roma, Premio Odisseo sulle orme di Ulisse ad Itaca, International Prize Cristoforo Colombo a Genova.

Nel 2019 Grand Palais in Francia segue il riconoscimento Grand Prix des beaux arts de Paris, Premio Magna Grecia per l’arte, Fauno d’oro a Pompei. Il colore che percepiamo è luce riflessa dagli oggetti stessi;  l’oggetto, tra tutte le onde che costituiscono lo spettro visibile della luce, ne seleziona solo alcune, esigendo i colori di essere filtri che non consentono la riflessione degli altri colori. Sovrapponendo differenti nuances, Messina, estrae una progressiva filtratura come in una sintesi sottrattiva, la quale seguendo la mutevolezza di amabili sensazioni, coglie ad esalta l’attimo fuggente in particolari tagli di inquadratura che danno alle sue opere un esclusivo tono di sintesi tra antichità e modernità. Il maestro Cav. Luigi Maria Messina noto all’araldica dell’arte. Le donne del pittore  Messina sono vedute, e luoghi visivi dell’anima, in grado di mostrare una suggestiva commistione tra realtà e pubblicità che affonda le radici semantiche nello stile pop. La pubblicità riflette oggi il costume della società. L’immagine della donna è ridotta oggi ad un soggetto che si esprime meglio nella sua tangibile oggettività piuttosto che nelle sue caratteristiche interiori. La donna attraverso la sua fisicità attira attenzione di natura strumentale e promozionale, essendo esso un oggetto di richiamo pertanto Messina incide sul corpo dei segni quasi a voler spezzare e ironizzare alla maniera di Picasso, il tema dell’uso del corpo femminile, ammirato si ma al contempo usurato da espedienti per richiamare l’interesse su altro. La potenza estetica risiede nella resa lirica del reale e il colore che percepiamo è luce riflessa dagli oggetti stessi; l’oggetto, il ritratto o il corpo tra tutte le onde che costituiscono lo spettro visibile della luce, ne seleziona solo alcune, esigendo i colori di essere filtri che non consentono la riflessione degli altri colori.

I paesaggi del pittore Luigi Messina sono vedute, itinerari e luoghi visivi dell’anima, in grado di mostrare una suggestiva commistione tra realtà e memoria che affonda le radici negli antichi rituali umani. La matrice impressionista dei “paesaggi letterari” dell’Artista, suggestivi e particolarmente efficaci nel loro insieme, consente di avere una percezione dello spazio che è fatto di differenze, particolarità e unicità, che, sommandosi, propone la visione di un territorio multi -storico.

 In un’intervista così si è descritto il Cav. Luigi Messina, Gran Priore dei Templari Federiciani, partecipe con una sua opera alla mostra Tribute of the peace, Siracusa Palazzo del governo Ortigia dal 13 al 18 giugno.

Ci parli dell’origine della sua pittura

“La mia pittura nasce da una grande passione giovanile, osservando dipinti di antichi maestri e frequentando artisti dai quali appresi diverse tecniche. La mia personalità artistica mette in evidenza il carattere pacato e tranquillo. I messaggi che si esprimono nelle mie tele  sono pacatezza, l’estraniarsi dal frenetismo e caos quotidiano.Lo stato d’ animo che viene fuori èsensualità, bellezza e mistero attraverso il mix di colori utilizzati”.

Cosa significa oggi essere pittore? “Oggi essere pittore per me significa trasmettere stati d’animo positivi, in un contesto sociale malvagio. I messaggi etici sono obblighi morali di ogni artista ma io voglio fare accedere lo spettatore anche ad una dimensione iperuranica e antica”.

Quale riconoscimento ricorda del suo percorso artistico?

“I riconoscimenti che mi hanno gratificato sono tanti,  in particolare ricordo un evento a Venezia, il quale ha determinato un riconoscimento dal primo cittadino della mia città. Ultimamente il Premio Giotto indetto da Luz CULTURAL E ARTS DIRECT, direttore artistico lei d.ssa Miceli, cui sono arrivato primo nella sezione pop art”.

Dott.ssa Melinda Miceli critico d’arte