Intervista a Omar Costenaro, scrittore per passione di Laura Gorini

Il fantasy offre la possibilità al lettore di evadere dalla realtà che lo circonda e di poter viaggiare con la fantasia senza confini

Omar Costenaro è nato e cresciuto a Marostica, una piccola città del Veneto. Ha scoperto il mondo della lettura fin da giovanissimo con i grandi classici del fantasy. Un genere che ha fatto suo a livello di scrittura. A soli 16 anni ha pubblicato Gemini, la sua prima opera, che ha dato il via ufficiale a una saga composta -al momento- da altri due libri, quali The Invisible Eye e Origins. Ha pubblicato anche un romanzo giallo, A night in Alldale e sta lavorando a un nuova opera fantascientifica la cui stesura finale è quasi giunta al termine. E poi… E poi il resto ce lo dirà lui in questa chiacchierata a cuore aperto!

Omar, perché scrivere una saga fantasy?

Tutto è nato per gioco e per caso. Quando ero molto piccolo giocavo in cortile con mio cugino e con la nostra fantasia ci immaginavano e ci immergevamo in dei mondi magici e sconfinati. Queste nostre avventure mi piacevano al punto che nel momento in cui rientravo a casa, volevo proseguire e scrivevo le nostre “gesta” nei quaderni di scuola. Con il tempo questi racconti hanno assunto sempre più spessore al punto da diventare un vero e proprio romanzo.

Che cosa ami in particolar modo di questo genere?

Il fantasy- a mio parere- offre la possibilità al lettore di evadere dalla realtà che lo circonda e di poter viaggiare con la fantasia senza confini.

Sovente trova una trasposizione anche al Cinema. Che ne pensi dei film legati al Signore degli Anelli e all’Hobbit? E alla nuova serie targata Amazon Prime, Gli Anelli del potere?

Sicuramente cinema e fantasy a partire dagli Anni 2000 vanno a braccetto e credo che sia un sogno che si avvera per un lettore vedere prendere i vita i personaggi che ha amato su carta poi sul Grande Schermo, ovviamente se il film è fatto bene e “la cosa” non sempre scontata!

Per quanto riguarda i film del Signore degli Anelli e lo Hobbit, li ho visti e amati. Inoltre hanno seguito fedelmente i romanzi e il comparto grafico/sonoro è stato curato in modo maniacale, anche se sono sempre stato più un fan di Harry Potter.

Sto seguendo Gli Anelli del Potere e fino adesso non sta deludendo le aspettative! Ho trovato meravigliosa la città di Numenor e i filoni narrativi che passano da un personaggio all’altro in stile got mi stanno piacendo molto.

Molti lo reputano un genere per ragazzini e giovanissimi. Per quale motivo secondo te?

Partiamo dal presupposto che, proprio come nella musica, ognuno ha i propri gusti ed è giusto che sia così. Ma forse ciò capita perché gli adulti hanno perso la capacità di sognare.

Come è organizzata la tua giornata tipo? Riesci a ricavarti ogni giorno del tempo per la scrittura?

Per il momento la scrittura è un hobby e una passione, quindi non posso dedicarmici tutti i giorni. Il mio lavoro fortunatamente mi permette di avere sempre mezza giornata libera e se ho l’ispirazione giusta riesco a ritagliarmi del tempo per scrivere. Oltre a questo vado spesso in palestra, esco con gli amici, ascolto musica, vado a concerti, insomma credo di essere simile a molti miei coetanei! ( ride)

A proposito che rapporto hai con il tempo e il suo trascorrere? Ti spaventa?

Sì, mi spaventa molto perché temo sempre di non riuscire a completare gli obbiettivi che mi sono prefissato.

E con il passato? Sei il tipo che tende a pensarci un po’ troppo?

Anche in questo caso il mio rapporto è conflittuale, tendo a pensare a molti errori che ho commesso, anche se al contempo so che essi sono insegnamenti che mi hanno condotto a diventare la persona che sono oggi.

Che cosa desideri per te per il futuro imminente?

Spero di riuscire a completare e pubblicare tutta la saga innanzitutto. Per quanto riguarda la mia vita fuori dai libri, può sembrare una banalità, ma mi accontenterei di essere felice e vivere in un mondo sereno.