COMUNICATO STAMPA Siracusa, a rischio il Verga. Mangiafico: “Il Comune impugni il decreto della Regione”

Siracusa, 30 Gennaio 2023. Fu la sede del giuramento del sindaco Francesco Italia, all’interno di un quartiere sul quale lui stesso aveva detto di voler cominciare la propria azione amministrativa. Eppure, quella sede, e cioè l’istituto comprensivo Giovanni Verga, potrebbe perdere totalmente la propria identità.

La scelta della scuola Verga e del Parco Robinson nasce nell’ottica di una rigenerazione urbana delle periferie, che è uno degli obiettivi del mio mandato”, disse Italia.

Dopo cinque anni, però, il Verga rischia di sparire perché non raggiunge il numero minimo di iscritti.

I luoghi chiamati in causa testimoniano il fallimento dell’esperienza amministrativa che i cittadini tra quattro mesi giudicheranno nelle urne. – dichiara il leader del movimento, Michele Mangiafico – Il Parco Robinson, vandalizzato, privato della sua area a giochi e di gran parte della attrezzature sportive, spogliato dei servizi igienici, privato di custodia e in assenza di un modello di gestione, è in condizioni disastrose”.

Il 20 gennaio 2023, – afferma Mangiafico – con decreto assessoriale numero 7, l’istituto Verga è stato soppresso dalla Regione Siciliana, che ha accolto la seconda delle proposte avanzate dall’Amministrazione comunale uscente con la Delibera di Giunta Municipale numero 174 del 16/11/2022, senza neanche attendere il completamento delle iscrizioni per l’anno scolastico 2023/2024, come la stessa Amministrazione aveva promesso che sarebbe accaduto. Un tradimento e un fallimento che “Civico4” aveva già denunciato lo scorso 23/11/2022 affermando che la Delibera di Giunta Municipale, così come redatta, preparava alla soppressione del Verga in quanto avanzava anche questa ipotesi e creava le condizioni di preoccupazione delle famiglie del territorio che avrebbero iscritto meno bimbi nell’istituto. Se così non è, l’Amministrazione comunale lo dimostri in quest’ultimo scorcio di mandato, impugnando il Decreto regionale e chiedendo la sospensione del provvedimento, che asserisce di prendere atto della volontà espressa dagli enti locali del territorio.”

Questa la richiesta che parte da “Civico4” e dalla cittadinanza che opera e vive nel contesto della scuola di via Madre Teresa di Calcutta.