Siracusa, 24 Luglio 2023. Silenzio assordante da parte di un sindaco che si è mobilitato per l’istituto Verga soltanto in campagna elettorale. Questa l’accusa di Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4”, il quale torna a parlare della tanto sospirata autonomia di una scuola di frontiera che per la città è anche presidio di legalità, cultura e fonte di speranza.
Come si ricorda, tanto per fare un breve riassunto, con la sentenza 297/2023 dello scorso 7 giugno il Tar, sezione seconda, ha sospeso l’efficacia del decreto assessoriale numero 7 del 20 gennaio, con cui l’istituto Verga era stato soppresso dalla Regione Siciliana.
Sembrava una buona notizia, e invece “la Regione Sicilia, – spiega Mangiafico – nel silenzio assordante e non sorprendente del sindaco di Siracusa, non riattiva i codici meccanografici pertinenti all’Istituto ed essenziali per il corretto espletamento delle pratiche burocratiche che riguardano tutto il personale e le famiglie del Verga. Al contrario. Senza che la nostra città sappia nulla in termini di comunicazione istituzionale e informazione da parte dei media locali, esiste un ricorso al Cga della Regione Siciliana, avverso la sentenza del Tar, con udienza fissata il 7 settembre, quando il “Verga” non avrà potuto procedere a alcuna attività e tutte le iscrizioni saranno di fatto passate da Martoglio, Chindemi e Raiti. Il Comune, solo dopo 33 giorni (sic!), dopo avere abbondantemente terminato i festeggiamenti elettorali, ha depositato un ricorso di ottemperanza della sentenza del 7 giugno di cui non si intravede nemmeno l’ombra della data dell’udienza. Insomma, una vittoria di Pirro, buona solo per raccattare qualche voto, dopo avere in realtà consumato un grande pasticcio con il Piano del dimensionamento scolastico e la successiva conferenza provinciale in cui si avanzava anche l’ipotesi della perdita dell’autonomia scolastica del “Verga”. Una vergogna”.
La mancata comunicazione del sindaco e della Giunta, secondo Mangiafico, è grave per almeno due ragioni: “la prima è che il 20 gennaio la Regione Sicilia aveva accolto la seconda delle proposte avanzate dall’Amministrazione comunale uscente con la Delibera di Giunta Municipale numero 174 del 16/11/2022, per cui solo la plateale protesta delle famiglie, del corpo docente e del personale del Verga spinse il primo cittadino a presentare un ricorso che non lo ha mai visto particolarmente appassionato tant’è che oggi invita il suo legale, solo dopo oltre un mese dalla sentenza, a chiederne l’ottemperanza; la seconda ragione è che la campagna elettorale è finita e, come al solito, l’Amministrazione comunale è tornata nel letargo che la caratterizza.”
Tutto questo ha sulla scuola e sul personale non poche ripercussioni:
a) viene meno l’identificazione dell’Istituto sulla piattaforma “Scuola In Chiaro” e la possibilità dunque di reperire informazioni sull’offerta formativa proposta;
b) non si garantisce la possibilità di partecipare a concorsi per docenti o personale ATA qualora nella domanda venga richiesto di inserire tale codice;
c) si preclude ai docenti e al personale ATA la possibilità di inviare MAD (Messa a Disposizione) qualora fossero interessati a lavorare presso l’Istituto o, la possibilità di richiedere assegnazione provvisoria o utilizzazione per i docenti titolari nell’istituto;
d) Si nega alle famiglie la possibilità di effettuare l’iscrizione dei propri figli nell’Istituto, dal momento che, con il processo di digitalizzazione, il codice meccanografico si rende indispensabile a tale fine;
e) Si nega agli alunni la possibilità di partecipare ai progetti realizzabili dai fondi PNRR già assegnati all’Istituto e rispondenti al codice meccanografico ora non attivo.
“Nel denunciare gli effetti nefasti della mancata ottemperanza della Regione Siciliana e della negligenza e del lassismo dell’Amministrazione comunale cittadina, ribadiamo che questo non è il tipo di Amministrazione della città che immaginiamo noi per il perseguimento del bene comune. La città subisce, come nel caso dello svincolo di Cassibile riaperto ad estate inoltrata e in barba alle promesse elettorali del Vicesindaco, una classe politica cittadina invisa alla Regione Siciliana e incapace di far valere i diritti della nostra comunità. Riteniamo che, in casi come questi, – conclude il leader del movimento – consapevoli dell’importanza di una autonomia scolastica, una classe politica scende in campo per sostenere apertamente, con costanza e impegno che prescindano dalle campagne elettorali e dalla ricerca del voto, la difesa dell’istituzione e attendiamo una risposta concreta prima di procedere con altre iniziative eclatanti e pubbliche.”