LA FELICITA’ DEGLI STOLTI

Esultano contenti e felici per aver ottenuto la vittoria di Pirro (di greca memoria).

Vincitori si , ma di fatto non legittimati dalla volontà popolare, lo stesso popolo che in gran maggioranza ( circa il 50 % degli aventi diritto ) si è astenuta, per la mancanza di rappresentatività della volontà popolare, poiché nessuno oramai si identifica in quella torre di babele che è l’euro parlamento e la stanchezza di un’Europa Matrigna e dalle mille sfaccettature turbo liberiste che sforna una dopo l’altra corbellerie e direttive assurde e cervellotiche spesso inapplicabili, perché fatte a misura di speculazione finanziaria più che per il benessere dei popoli europei. Prima tra tutte il Green deal , che poco ha a che fare con la scienza e la realtà vissuta quotidianamente dai popoli europei.

Esultano gli stolti ma non si accorgono che la moneta unica ( altra beffa tanto osannata dal quel Prodi europeista della prima ora) si trova dopo il voto a perdere terreno e credibilità ( sempre che ne abbia mai avuta) nei confronti del dollaro, nonostante nemmeno quest’ultimo sia messo bene, e sta pian piano per essere abbandonato nelle transazioni di pagamento di merci e materie prime.

Di fatto a vincere legittimamente è stato il popolo dell’astensione, che oltre a mandare un messaggio importante, puo’ mettere adesso in discussione tutti i trattati di adesione a questa finta comunità europea,gettando le basi per un referendum sul l’italexit.

Il popolo dell’astensione con questo non voto mette anche in discussione tutta la politica economica, sottolineando anche la voglia di convivenza pacifica tra i popoli . Ma i paladini della vittoria di Pirro forse sono ancora troppo impegnati nei festeggiamenti e nel continuare la fornitura di armi ad una nazione belligerante per procura da parte di Washington, che sta trascinando il continente verso un conflitto bellico mondiale, e facendo finta che nella politica interna degli stati membri non vi siano state ripercussioni, come se il terremoto politico di Francia , Germania e Belgio che si trovano a fare i conti con l’effettiva delegittimazione dei loro governi siano quisquiglie o pinzellacchere , come diceva il Grande Totò.

E intanto il guerrafondaio Macron che da mesi soffia sulla brace del fuoco bellico, indice elezioni nella vaga speranza di rilegittimare il suo governo, cercando di fare lo sgambetto alla Le Pen , elezioni forse che si porebbero rivelare un boomerang.

Ma se da un canto esultano, dall’altro sono fortemente preoccupati, perchè dovranno fare i conti con  le destre sovraniste , questi esseri immondi che amano ancora le loro radici, quelli che ancora inneggiano a DIO, Patria, Famiglia, e dicono NO allo scempio dell’immigrazione incontrollata, delle monete a debito come l’euro, a LGBT dove si è persino sdoganata l’adorazione al maligno.

Ma si sa “LORO” sono i buoni sono i giusti, gli stessi che hanno portato di tutto nelle liste elettorali compresa una pacifica insegnante pluripregiudicata,con precedenti per occupazione abusiva di alloggi, con ben 90 mila euro di affitti mai pagati e con un processo in corso in Ungheria per tentato omicidio, e si perchè lei e i suoi “compagni” pare fossero li ad insegnare “ democraticamente e pacificamente “ a suon di randellate” la democrazia.

Ma si sa questi sono dettagli su quello che permette questa farsa europea.

Capiranno gli stolti il messaggio del popolo sovrano? Studieranno bene una volta per tutte che la sovranità appartiene al popolo così come sancito nella nostra Carta Costituzionale, quella stessa Carta che dovrebbe essere Sacra ed inviolabile? La stessa che in questi quattro anni di farsa pandemica basata su menzogne ed interessi è stata più e più volte stuprata? ( chissà dov’è stato il sinistro Benigni che la decantava in un programma televisivo qualche anno fa,forse si era distratto ?).

E Lei caro Presidente? Lei da Giudice della Corte Costituzionale sa benissimo che la sovranità appartiene al popolo italiano e non all’ Europa dei tecnocrati della famigerata commissione EU legata a doppio filo con la finanza speculativa. Crediamo Sig. Presidente e le facciamo umilmente osservare, che forse Lei sia scivolato inavvertitamente nel buon intento di riavvicinare gli italiani all’EU, cosa lodevole ma………………………..

Jacopo  da Lenitni