Un successo l’importante e solenne convegno culturale svoltosi il 19 Ottobre alla Torre Normanna di Roccaromana (Caserta) al quale erano presenti le istituzioni: Il Sindaco di Roccaromana e gran parte dell’amministrazione comunale, oltre ad importanti personalità nazionali ed estere come il Conte Graff di Pancsova. La cerimonia ha ospitato diverse premiazioni: il Leone d’Oro omaggio a San Marco Venezia consegnato al Comune di Roccaromana in persona del sindaco Nicola Pelosi, al parroco di Roccaromana don Marcello Santagata, al CEO di AGF ENERGY il dottor Francesco Dimitri Albergo, oltre a tante altre personalità. Per festeggiare l’importante evento presenti anche i prestigiosi Premi Internazionali Giotto e la Fenice d’Oro del Presidente e Critico d’arte Melinda Miceli; di questi si citano alcune nomine: il Presidente della Proloco Antonio Marcello, il Vicesindaco Vincenzo Argenziano ed Enzo Passaretti presidente della Torre Normanna che ha fatto da nobile cornice all’evento e all’Amministrazione comunale.
Evento nobiliare dall’atmosfera indelebile, culminato con la consegna della Cittadinanza onoraria di Roccaromana a Paolo Di Giovine acclamato da un plebiscito popolare come Principe onorario, momento storico per il nobile Borgo. Nel nome della solidarietà e dell’impegno civico del Casato Di Giovine c’è stata la consegna di un defibrillatore alla città da parte dell’azienda AGF ENERGY e dei Lions di Velletri/Caserta in memoria del dottor Edoardo Zeppetella, i cui parenti hanno ringraziato per il gesto il Casato di Giovine, promotore dell’Evento. A fare da cornice all’evento le magnifiche opere d’arte del maestro Gino Rispoli e Maria Chiara Fusco, esposte sui 2 livelli della Torre Normanna.
Roccaromana è un piccolo borgo incastonato tra le verdi colline della Campania, in provincia di Caserta, le cui origini affondano in epoche remote, tra storia e leggenda. Il nome stesso evoca un passato glorioso, derivando da “Rocca Romana”, probabilmente riferito a un antico insediamento fortificato risalente all’epoca romana; il territorio divenne strategico per il controllo delle vie di comunicazione tra il Lazio e la Campania. Durante il Medioevo, Roccaromana divenne un importante presidio longobardo, poi passò sotto il controllo normanno e successivamente svevo, durante il regno di Federico II di Svevia. La sua imponente rocca, arroccata su un promontorio, serviva da punto di osservazione per proteggere il territorio dagli attacchi. Nei secoli successivi, il borgo visse un periodo di relativa tranquillità sotto il dominio del Regno di Napoli, durante il quale la sua economia si basava principalmente sull’agricoltura e sulla pastorizia. Fu in questo periodo che Roccaromana vide l’espansione del proprio centro abitato e la costruzione di edifici di pregio, tra cui chiese e palazzi nobiliari tra cui si cita Palazzo Caracciolo dall’architettura difensiva unica. Lo spirito turistico del borgo è ancora molto vivo ed oggi si ripropone come una destinazione per chi cerca pace, autenticità e un legame con le tradizioni del passato, un simbolo di resistenza della storia e delle tradizioni contro il passare del tempo. Passeggiare per le sue stradine significa fare un salto indietro nel tempo, tra vicoli stretti, piazzette silenziose e la magnifica vista della valle sottostante.
Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’arte