Per il periodico Informa Sicilia a cura di Walter Catinello *** *** Comunicato Stampa – Dichiarazione di Salvatore Raiti componente del direttivo PD di Siracusa. Riceviamo e pubblichiamo. ***
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Sono rimasto basito quando ho letto la dichiarazione congiunta di Sofia Omodio, MariKa Di Marco e Giancarlo Garozzo sulla conferenza stampa tenutasi oggi nella sede del PD provinciale alla presenza di Fausto Raciti ed Alessio Lo Giudice per presentare l’adesione al Pd del Sindaco di Carlentini.
Quando si svolgono ruoli importanti( parlamentari Nazionali e regionali e Sindaci del capoluogo) prima di sproloquiare ed offendere le persone si devono avere in mano tutti gli elementi e se non si hanno bisogna chiedere informazioni al vicinato o ai propri referenti di area che, peraltro, erano perfettamente a conoscenza, in quanto da me informati, della adesione di Pippo Basso al PD.
Voglio ricordare che Pippo Basso è stato Sindaco di Carlentini nella prima legislatura in una giunta di salute pubblica (PDL-DS) con Vice Sindaco Nuccio Carnazzo dei Ds. Nella seconda legislatura è stato eletto Sindaco con il megafono del Presidente Crocetta nel cui listino Marika di Marco è stata nominata deputato regionale e che fin dalla festa Provinciale dell’Unità, svoltasi a Carlentini nel 2014, ha avviato il processo di avvicinamento nel PD. La riconciliazione della Sinistra a Carlentini si è concretizzata con la nomina di un assessore del PD e l’elezione a presidente del Consiglio comunale di un esponente del nostro partito. L’operazione Basso rappresenta l’opposto di quello che oggi sta attraversando politicamente il PD Regionale. Infatti, Basso aderisce al PD dopo un lungo cammino e rappresenta quella parte della società che vede nel PD un punto di riferimento. Ricordo, inoltre, che quando qualcuno era Craxiano il punto di riferimento del democristiano Pippo Basso era Aldo Moro.
Alla luce delle precisazioni, mi aspetto che Garozzo, Amodio e Di Marco , per quello che hanno dichiarato, chiederanno scusa a Pippo Basso, a Fausto Raciti ed Alessio Lo Giudice. Stiano sereni i nostri tre eroi (Amodio, Di Marco e Garozzo) pensino più al Partito che al loro destino personale che, peraltro, non è in discussione.
06.02.2016 Turi Raiti – Sinistra Riformista