Per il periodico Informa Sicilia a cura di Walter Catinello ***
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In questi giorni, siamo in giro per la Città, alla ricerca di quei capannelli dove le persone “aggiornate sui fatti” , in tempo di elezioni, in questo caso delle amministrative comunali, è solita riunirsi per discutere di “politica” con amici e simpatizzanti, spesso nei locali pubblici attorno ad un caffè.
Incontriamo così casualmente il candidato Sindaco Dario Saggio. Ne approfittiamo subito per rivolgergli alcune domande d’attualità, ma no sulle elezioni comunali, avremo tempo e modo, ma sul referendum del 17 aprile.
In primissima battuta Dario Saggio ci dice che giorno 17 aprile andrà a votare e voterà “Si”.
D: Avv. Saggio , perché la ragione di votare SI al referendum ?
Dario Saggio : La ragione del SI è incentrata intanto alla valorizzazione del nostro patrimonio marino, fonte di ricchezza turistica per la nostra Sicilia e patrimonio di tutti noi, patrimonio che ha già subito diversi danni forse irreparabili in alcune zone ,basti pensare allo scempio fatto con l’impianto delle raffinerie nella nostra bella costa, di quel litorale che va da Siracusa ad Augusta, che se da un lato ha portato lavoro e “sviluppo” , dall’altro ha dato inquinamento ambientale e marino, prezzo che stiamo pagando tutt’oggi noi cittadini, si immagini un po’ se tutto questo non fosse stato posto in essere, e che invece delle raffinerie si fosse costruita un arteria per tutto il litorale da Catania a Siracusa,si sarebbe avuto di conseguenza un lungomare mozzafiato , grazie alla bellezza del nostro mare e del paesaggio e pensi per un istante quante attività commerciali e turistiche ricettive sarebbero sorte lungo tutta la fascia costiera, un vero sviluppo e sicuramente molto piu’ ecosostenibile degli impianti e dei pontili di attracco delle petroliere. E mi astengo in questa sede delle incidenze di questi impianti sulla salute di tutti noi cittadini che abitiamo in zona e che hanno lavorato in questi stabilimenti. Ne parleremo a tempo debito.
D: Un SI convinto dunque ?
Dario Saggio : SI, convintissimo , perché le trivellazioni in mare fino ad esaurimento non porterebbero nessun giovamento ulteriore ai cittadini Italiani ma solo ulteriore deturpamento delle coste e dei fondali marini, sempre che non si verifichi un incidente con relativo disastro ambientale.
Perché è bene che i cittadini sappiano che sino ad oggi dov’è in essere la trivellazione con l’impianto di Piattaforme estrattive, il livello occupazionale non è per nulla aumentato, cosi come vogliono farci credere dal governo. Non ricorda i licenziamenti degli anni ottanta e novanta al petrolchimico ? Eppure la benzina veniva raffinata perché la domanda non è mai scesa.
Dobbiamo ancora subire il deturpamento del nostro territorio? E per chi poi? Per assistere ai teatrini delle inchieste dei soliti furbetti del quartierino che vengono a depredare la nostra terra?
E come sta succedendo con lo stabilimento di Tempa Rossa i responsabili condannati a 7 anni di galera non ne faranno neanche un giorno perché il reato, già si sà, cadrà in prescrizione a settembre. Ma suvvia, ci stanno prendendo in giro e bisogna assumere posizioni intransigenti con la “prevenzione” e non con la punizione a danni fatti. Giù le mani dal “nostro” territorio.
D. Ha proposte in merito ?
Dario Saggio: Certissimamente Si ! Pensiamo a forme alternative di sviluppo … abbiamo un’isola bellissima cosi come il nostro patrimonio architettonico, culturale, archeologico, agricolo del triangolo Lentini, Carlentini, Francofonte. Quasi tutto a cielo aperto. Come ho dichiarato piu’ volte, e ancora una volta lo riconfermo con forza, dobbiamo riprenderci il nostro territorio e il nostro futuro. “Dobbiamo” lo dico quale imperativo categorico.
Non possiamo ancora far decidere o delegare gli stessi che sono venuti e vengono ancora oggi avanti tentando di camuffarsi per nuovi soggetti dichiarando discontinuità con il passato. Non incantano più le liste di comodo con all’interno soggetti che sono solo camaleonti della politica. “Greci” dentro il cavallo di Troia, per espugnare Lentini e non per salvarla. Chiedo scusa, nella foga ho divagato, rientro subito in tema.
Questo è il nostro territorio, sia che si chiami Lentini sia che si chiami Regione Sicilia, e saremo noi a deciderne il futuro, quindi ancora una volta invito i cittadini a non disertare le urne e votare “SI” per dire “NO” alle trivelle nei nostri mari, la nostra Isola e il nostro territorio sono già stati sfruttati e spolpati abbastanza, non crede?
Santuzzi li, 15.04.2016