*****clicca qui per scaricare il file in PDF (aggiornamenti all’escuzione delle ordinaze eseguite dalla Polizia di stato)
Questa mattina Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Lentini, hanno eseguito due ordinanze di custodia in Istituto Penitenziario Minorile, emesse dal Tribunale per i Minorenni, a carico di S.S. e S.V.N., ambedue diciottenni da qualche mese ma responsabili di gravi reati di furto e rapina consumati a danno di persone ultrasessantacinquenni quando erano ancora minorenni.
Le indagini, coordinate dalla Procura per minorenni nella persona della D.ssa Stefania Barbagallo, costituiscono uno stralcio della comunicazione notizia di reato, formulata da personale del Commissariato di Lentini, relativa all’esecuzione dei 17 fermi emessi dalla DDA di Catania lo scorso aprile 2016 nell’ambito dell’operazione URAGANO.
Dalle stesse si evince che S. S.,quando era ancora minorenne, nel febbraio 2016, è stato individuato quale responsabile del reato di furto aggravato perché, in concorso con P. F., lentinese (classe 1984), B.I S., lentinese (classe 1990) e R. G., al fine di trarne profitto, dopo aver forzato la porta di ingresso, si introduceva all’interno dei locali di un’officina e si impossessava di svariati utensili da lavoro, del valore di circa 25.000 euro. Successivamente l’azione descritta è stata rilevata quale propedeutica al reato di estorsione portata a termine da S. M., lentinese (classe 1973), P. F. e B. S., che in concorso tra loro, con minaccia consistita nel prospettare implicitamente, il S., alla vittima, la definitiva perdita dei beni già sottrattigli illecitamente, costringevano la predetta persona offesa a consegnare loro la somma di euro 1.300,00, in cambio della restituzione dei beni medesimi.
S.V.N. è ritenuto invece responsabile, in concorso con P. F., B. S. ed I.G., lentinese (classe 1965), del reato di rapina aggravata poiché, nel febbraio 2016, per procurarsi un ingiusto profitto, con violenza e minaccia consistite nel fare ingresso – il P. e l’I. – all’interno dell’abitazione di un’ultrasessantacinquenne, fingendosi operai dell’ENEL, nell’aggredire la vittima spingendola per terra al contempo minacciandola con un coltello e tentando di legarla con delle fascette in plastica, si impossessavano del denaro custodito dalla predetta persona offesa. Il contributo di S.V.N. consisteva in particolare nel fare da vedetta sulla pubblica via al fine di segnalare l’eventuale presenza di forze dell’ordine mentre quello del B. era l’autista per allontanarsi immediatamente dal luogo.
S.V.N. è stato altresì ritenuto responsabile del reato di furto aggravato tentato, perché, in concorso con P. F., B. S., B. S., forzando la serratura dello sportello dell’autovettura Fiat Panda, che si trovava parcheggiata sulla pubblica via, tentava inequivocabilmente di impossessarsi del veicolo descritto. Il minorenne e gli altri concorrenti nel reato non riuscivano nel loro intento per cause indipendenti dalla loro volontà.
È stato già rilevato dalla D.D.A. che i concorrenti nei reati di cui all’operazione “URAGANO” agivano al fine di agevolare l’attività del clan NARDO di Lentini. Peraltro, oggi, durante l’esecuzione delle misure nell’abitazione del minore S.S. è stata rinvenuta della sostanza stupefacente del tipo cocaina già suddivisa in dose per un totale di grammi 10 circa.