Editoriale di Gennaio 2017 di Giuseppe Parisi per scaricare in pdf clicca qui rien_ne_va_plus
Mi dispiace dirlo e non poco. Alcuni colleghi della “stampa” che conta, di quella che fa tanta opera di convincimento e che cerca di influenzare secondo il vento che tira l’opinione pubblica, ancora una volta in maniera subdola e in un certo senso “sublimale” sta cercando di incanalare i pensieri degli italiani circa lo scottante argomento dell’immigrazione che secondo il nostro modesto parere a breve farà “saltare il banco” , chiunque sia il croupier il quale sarà costretto, prima o poi, a pronunciare la fatidica frase: “Rien ne va plus” ( nulla è più valido, dice Wikipedia, i giochi (ormai) sono fatti”). L’annuncio “Rien va plus” metterà fine così alle puntate e congelerà la situazione sul tavolo. Ma ne parleremo al primo attentato in Italia, peerchè chi pensa che noi siamo immuni in quanto vaccinati, sbaglia alla grande.
A proposito di congelare, abbiamo tutti visto come si sono concretizzate le promesse del Governo scorso retto da Renzi, ed il “continuum” di Gentiloni ( a cui rivolgiamo, cogliendo l’occasione, i nostri migliori auguri di pronta guarigione) a proposito della ricostruzione di “Amatrice e dintorni” i cui abitanti avrebbero dovuto avere una più ottimale, diciamo così, sistemazione. Sono rimasti invece al freddo e al gelo, com’era prevedibile e previsto dai più smaliziati cittadini e opinionisti non di regime. Di barboni e senzatetto, di sfrattati, di dormienti nelle auto o infilati dentro i cartoni per ripararsi dalle intemperie ne sono morti a iosa nelle strade e nelle piazze di quest’Italia colpita dal gelo, nonostante la meritoria opera dei volontari a partire da quelli della C.R.I. e altri a cui và tutto il nostro plauso.
In merito sui social network fra cui Facebook le opinioni, le più disparate ardite e avvolte irriverenti, hanno spaziato in lungo ed in largo. Noi ne riportiamo una che a nostro avviso rappresenta il pensare della stragrande maggioranza degli Italiani, quindi, meritevole di attenzione.
Inizia: ” ITALIANI TRADITI DAL GOVERNO ITALIANO. Non accenna a placarsi la morsa del freddo che sta attraversando l’Italia, piegando soprattutto le regioni del centro sud con gelo e neve. Il maltempo, oltre a provocare disagi nella circolazione e nei trasporti, ha causato la morte di diverse persone negli ultimi giorni. Le temperature rimangono molto basse da nord a sud e i primi a farne le spese sono stati i senzatetto: sei tra venerdì e sabato i clochard vittime del gelo. Tra loro, cittadini italiani che a causa della crisi economica o delle disavventure della vita si sono ritrovato in pochi anni senza un lavoro né una casa, e che non sono stati fortunati come le migliaia di clandestini che manteniamo al caldo, spesso dentro resort o alberghi stellati, senza che abbiano nemmeno il diritto a rimanere sul territorio italiano. “ fine.
Detto questo, siccome, sempre la stampa quella che conta, ha fatto vedere in Tv il soccorso ed i pranzi di Natale e Capodanno offerti un po’ ovunque dai Comuni, da privati, Caritas e chi più ne ha più ne metta, ai “poveracci” italiani , ci ha oculatamente e scrupolosamente evitato di far vedere come hanno festeggiato i migranti e i clandestini infiltrati, ospitati negli alberghi al calduccio, dove consumano pasti caldi e alloggiano serviti e riveriti. Questa stampa “crea-opinioni”, ossequiosa agli ordini di una regia ben precisa e neanche tanto occulta, per farci impietosire e creare contropinione, mancando immagini di “poveracci” in questa accogliente Italia, sono sbarcati e cercate in Serbia per farci vedere comunque extra comunitari al gelo ed al freddo
E sì, perchè questi si, che sono davvero infelici e meritano tutta la stima e il rispetto e pari dignità riservato agli esseri umani, ma va pure detto che gli aiuti così come sono distribuiti ed attuati in Europa vanno dati in modo diverso ed a carico di tutta l’Unione Europea la quale, debole con i forti e forte con i deboli, permette nel suo interno di alzare muri di confine invalicabili. Non tocca a noi stabilirlo ma solo suggerirlo a chi può, che gli aiuti umanitari per una crescita economica e culturale, va data nei paesi di provenienza di questa enorme massa di sventurati, senza sovraccaricare il nostro tessuto sociale. L’integrazione tanto paventata non funziona ed è sotto gli occhi di tutti. Mettere gravide le nostre donne e commettere atti illegali e altro stanno creando sacche, in espansione, di intolleranza razziale e diciamolo francamente anche religiosa oltre che di costume e di cultura.
I “poveri immigrati “ visti in Serbia sotto una coltre di neve, ci fanno senso ma ciò non deve far dimenticare che abbiamo una nostra identità, che va rispettata e “digerita” da chiunque arrivi, a qualsiasi titolo in Italia, e non viceversa.
In attesa che il croupier dica “rien va plus” vi auguriamo un felice anno nuovo.
Vs. Giuseppe Parisi