di Renzo Pierpaolo Turco
Il desiderio di ritornate alle origini e di riscoprire gli antichi sapori, spinge sempre più consumatori, verso l’acquisto dei cosiddetti prodotti ”Biologici”; alimenti, che per definizione, non contengono OGM, cioè gli Organismi Geneticamente Modificati.
Ma com’è possibile riconoscere, nei mercatini o tra gli scaffali del supermercato, i “veri” prodotti Biologici?
Sebbene nel parlare comune, per alimento BIO, s’intenda un prodotto ottenuto semplicemente senza l’impiego di additivi chimici, affinché questo possa essere commercializzato, fregiandosi di tale titolo, è necessario che nella sua produzione, siano accuratamente rispettate, le procedure tecniche, prescritte da normative specifiche di settore. Inoltre, è necessario che l’azienda produttrice dell’alimento in questione, sia certificata da un ente di controllo, autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Pertanto, nella scelta dei cibi Biologici, ancora una volta ci viene incontro la preziosa etichetta, dispensatrice d’importanti informazioni. Nello specifico, accertatevi che sulla confezione sia riportato il codice identificativo, che indica il Paese di produzione, la sigla dell’organismo di controllo, il codice del produttore e prodotto. Inoltre, fate attenzione che alla denominazione di vendita (es. pasta, confettura, ecc.), segua l’espressione “da agricoltura biologica” o in alternativa “in conversione all’agricoltura biologica”, queste identificano rispettivamente, dei prodotti certificati e in corso di adeguamento.
Infine, prima di acquistare un prodotto BIO, o presunto tale, osservate bene la confezione e ricercate il ”logo del biologico”, una foglia stilizzata delineata dalle tipiche stelle dell’unione europea; tuttavia, badate bene, questo marchio di riconoscimento è obbligatorio solo per i prodotti preconfezionati e volontario per quelli sfusi.