La scrittrice Melinda Miceli è un Leonardo da Vinci in un imago da donna Botticelliana. Gli opposti si attraggono in Lei facendo della scrittrice il porto sicuro per ogni singola Monade, creando l’ Assoluto e l’ impossibile che la compone. L’autrice di tanti rinomati titoli tra cui Primadonna in Sicilia, La catedral del alma, La Sibilla e Templaris compendium, identifica l’unica via all’accesso di un Sapere Aude ed il percepire l’essenza Sua geometricamente allineata da’ equilibrio al lettore intenditore.
Il suo grande tributo contemporaneo alla Cultura di alto livello, lavora per difendere l’immagine degli antichi canoni stilistici dei veri letterati.
Il misterioso fascino della Divina Scrittrice deriva dal profumo inebriante della sua misticità energetica che ne crea la bellezza esteriore ed interiore laddove davvero niente è a caso.
Nelle sue opere si ritraccia un lavoro immane di armonizzazione e di rispolvero di grandi verità storiche appannate. Come l’antico poeta Melinda Miceli è oggi la custode della memoria storica e mitica collettiva. Nella silloge poetica La Sibilla, Ediciones Matrioska, la sua ispirazione poetica dotta diviene un veicolo di riflessione intellettuale e filosofica che vuol trasmettere insegnamenti di valore universale, mentre trasforma in canale di espressione i sentimenti individuali. La Sibilla di Melinda Miceli è in parte opera poetica “simbolista”, cui solo pochi eletti è consentita la percezione di ciò che veramente si cela dietro il “ritmato verso”. La Miceli riallaccia una sintonia con la società, ripristinando l’antico ruolo sociale di “anello” tra il popolo ed i potenti, del poeta teologo che trasmette leggende, miti, credo, ideologie.
Per ogni testo poetico sono possibili svariate interpretazioni, e potenzialmente infinite sono le reazioni che può suscitare in lettori diversi. La poesia di Melinda Miceli si distingue dalla sua prosa per essere organizzata secondo precise unità ritmiche che si ripetono in successioni costanti o alternate, e con sottolineature sonore e formali quali allitterazioni, chiasmi, anafore, iperbati, allegorie, che rendono le sue liriche di forte impatto comunicativo. Come gli antichi poeti Melinda Miceli trasmette in poesia temi importanti, nelle odi e nelle preghiere, con un linguaggio fortemente connotato che appare funzionale ad un dialogo indirizzato a trascendere la sfera dell’umano. La grande importanza che nel mondo greco veniva attribuita alla poesia ritrova nella premiatissima scrittrice Melinda Miceli l’aura di sacralità che aleggiava attorno alla figura del poeta, depositario di una facoltà divina e strumento di rivelazione agli uomini di verità superiori. L’arte in generale preserva il suo mistero, come una bella donna; dunque Mistero è il sale e il sapere nascosto di un’arte presa a 360° nei parametri mentali di una mente brava nel saper giocare con le idee derivate da energie mistiche dall’alto delle frequenze, rivelando il Bello assoluto attraverso la Scrittura e la poesia.
Non esistono biografie sinottiche per la Divina Scrittrice mietitrice di premi e onorificenze dal curriculum impressionante. Melinda Miceli rappresenta per l’editoria italiana un’illustre colonna a sostenere la Cultura delle nobili tradizioni classiche.
Cav. Martino Sgalambro e Corrado Buscemi