Siracusa, 28 maggio 2021. Occhi aperti del movimento Civico 4 sul mondo dello sport a Siracusa e in particolare alta l’attenzione sul campo scuola “Pippo Di Natale”, oggetto di critiche da parte di atleti e sopralluoghi (il 18/05, 22/05 e 26/05) da parte dei componenti del movimento, con in testa il leader Michele Mangiafico.
Secondo il movimento, all’interno del Campo Scuola “Pippo Di Natale” non viene rispettato il Regolamento d’uso adottato dal Consiglio comunale e rispetto al quale l’Amministrazione comunale, forte dell’assenza di un organo di controllo, agisce con disinvoltura.
Tra i motivi di questa affermazione: “a) non c’è più alcuna chiara distinzione che separa – si legge in una nota – le realtà che lo utilizzano a pagamento da quelle che ne usufruiscono gratuitamente, in forza di concessioni ricevute nel corso del tempo dall’Amministrazione comunale (articolo 1); b) non c’è alcun controllo delle presenze rispetto all’obbligo di tessera di cui all’articolo 2bis; c) non risulta agli atti pubblici da noi consultati alcuna quadrimestrale relazione del direttore tecnico di cui all’articolo 3; d) il manto erboso di cui all’articolo 10 non è più riconoscibile, a causa del mancato utilizzo dell’impianto di irrigazione”.
Poi c’è la questione della mancata irrigazione del manto erboso. “Il prato è di colore giallo, per lo più, quasi del tutto bruciato. – sottolinea il movimento – Nessuno attiva l’impianto di irrigazione realizzato con i fondi del credito sportivo ma di cui pare che nessuno conosca il funzionamento. A parte il “si dice” di un presunto guasto alla trivella, che comunque può essere aggiustata e che non rappresenta l’unica fonte di acqua. In pochi anni, il manto erboso del “Di Natale”, da oggetto di invidia, è diventato la cartina di tornasole del degrado”.
Altro elemento di incuria dell’Amministrazione comunale sollevato da molti frequentatori della struttura è quello dei servizi igienici. “Sotto la tribunetta della pista di atletica insistono due bagni: – continua il movimento – uno è funzionante ma chiuso (situazione ricorrente forse dovuta alla volontà di ridurre l’appalto delle pulizie?), l’altro è guasto ma aperto, cosicché i servizi igienici vengono utilizzati ma il Comune non è obbligato a pulire, avendo apposto la scritta “guasto”. I servizi igienici ubicati sotto la tribuna del campo di calcio, invece, sono tutti funzionanti ma vengono tenuti chiusi. Un altro bagno funzionante e chiuso si trova nella struttura uffici all’ingresso, affinché venga aperto solo per le gare ufficiali. Nella stessa struttura, si trova l’unico altro bagno funzionante ed aperto a tutti. Stiamo parlando di centinaia di persone che quotidianamente fruiscono della struttura.”
A ridosso dei cancelli di ingresso reali del Campo Scuola, ovvero quelli del viale Teracati (l’attuale cancello è un cancello di servizio che viene utilizzato come cancello di ingresso per alleggerire l’attività del personale di custodia), c’è una grande fontana pubblica in disuso e degrado che fu realizzata dall’Amministrazione precedente come forma di arredo urbano, ebbe breve vita e adesso rappresenta un ulteriore elemento di bruttura della struttura oltre che di pericolosità per gli avventori della struttura.
“L’ex campo di calcio a 5, in fondo alla struttura, è oggi in stato di totale abbandono, benché sia molto frequentato. – continua la nota del movimento – Lo utilizza una delle tante associazioni che sono state autorizzate dall’Amministrazione comunale in deroga al Regolamento d’uso, così come abbiamo citato in premessa al presente intervento, con una nuova destinazione d’uso. Più in generale, sono almeno sei le realtà associative che hanno avuto l’opportunità di usufruire di pezzi del Campo Scuola dove svolgere le loro attività. Per quale ragione, se c’erano le condizioni di usufruire di questa opportunità, non è stato fatto un avviso pubblico rivolto a tutte le associazioni del territorio che volessero svolgere la loro attività all’aperto in modo da dare pari opportunità a tutti? C’è un ulteriore ingresso alla struttura del Campo Scuola, quello di via Saverio Cavallari, che peraltro potrebbe ospitare, nell’area adiacente il campo di calcio, non meno di una cinquantina di auto. Di contro, l’Amministrazione comunale è consapevole che, nell’ambito della regolamentazione dei posti auto sulle vie che corrono attorno al Campo Scuola (e al Parco Archeologico), i cittadini che fruiscono del Campo Scuola e i turisti subiscano la richiesta di pagamento di soggetti non autorizzati”.
Alleghiamo al presente reportage anche le condizioni degli ambienti sottostanti la tribuna del campo di calcio, che inspiegabilmente non sono stati oggetto di alcun lavoro di manutenzione, al contrario del terreno di gioco, rispetto al quale non abbiamo mai ricevuto dall’Amministrazione comunale alcun riscontro rispetto alle iniziative intraprese nei confronti della ditta che ha realizzato il manto in erba sintetica a fronte delle pessime condizioni in cui lo ha consegnato.
“Un’ultima chiosa – conclude il movimento – riguarda il castello per il fotofinish, una sorta di elemento di “archeologia industriale” accanto alla tribuna del campo di atletica. Potrebbe essere eliminato, lasciando spazio per altro o, al contrario, essere oggetto di un pannello illustrativo che “racconti” la storia di un momento sempre denso di emozioni nell’atletica come il fotofinish, oggi sostituito da sistemi computerizzati. Guardare le cose immaginando come potrebbero essere e chiedersi: “perché no?”