A Galatro Terme si è inaugurato domenica 23 aprile, il Concorso letterario “Galatru mia”, organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con l’Ente Pro Loco Italiane Calabria e col patrocinio del Comune.
L’evento si è tenuto presso il laghetto dei cigni della Villa comunale che ha fatto da scenografia alla cerimonia di premiazione.
Ha tenuto a battesimo il Premio una madrina d’eccezione la scrittrice contemporanea e internazionale dott.ssa Melinda Miceli, Saggista, critico d’arte poetessa vincitrice di vari concorsi, Console e fondatrice di Wikipoesia e International Art Prize Giotto, Ambasciatrice onorifica di Ente Proloco Puglia, Anildd, Edizioni Matrioska Spain, direttore artistico onorifico di Corriere Nazionale.
Conduttrice della manifestazione è stata la presidente dell’Associazione Pro Loco, avv. Maria Grazia Simari; Presidente di giuria lo scrittore e poeta Natale Pace.
Citiamo la partecipazione all’evento varie autorità tra cui il Sindaco, alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale, dell’Associazione Pro Loco, di altre associazioni ed enti.
Un pubblico numeroso e attento ha seguito la manifestazione nella quale è stato sottolineato come il lavoro della giuria ha messo in evidenza l’ottimo livello delle opere premiate nelle diverse sezioni in cui il concorso era suddiviso.
Cliccando su alcuni dei titoli è possibile scaricare il testo dell’opera con relativi commenti della giuria.
Segue l’elenco dei vincitori:
SEZIONE A (Poesia in lingua italiana): vincitore DI RUOCCO VITTORIO di Salerno, con la lirica Piove dolore sulla mia città.
SEZIONE B (Poesia in vernacolo): vincitore LACAVA PAOLO di Fabriano (AN), con la lirica Vuliv’aviri l’ali con 150 voti.
SEZIONE C (racconto breve in lingua italiana): vincitrice CANNATA’ SOFIA di Galatro, con il racconto Il sonno di Layla con 139 voti.
SEZIONE D/a (poesia studenti Scuola Media): vincitrice RENDO LUDOVICA con la poesia La libertà con 147 voti.
SEZIONE D/b (poesia studenti Istituti Superiori): vincitore SORRENTINO PIETRO dell’Istituto Tecnico Industriale “Renato Elia” con la poesia Disegno con 132 voti.
SEZIONE E/a (racconto breve studenti Scuola Media): vincitrici ALBANESE con il racconto Il viaggio verso la libertà con 141 voti.
SEZIONE E/b (racconto breve Istituti Superiori): vincitrice FONTE SHARON con il racconto Blu oltremare con 123 voti.
Tutti i lavori dei partecipanti al concorso saranno pubblicati in apposita raccolta antologica per i tipi della Pace.
Riportiamo il discorso della Madrina, la scrittrice Melinda Miceli
“Galatro, è un paese calabro antichissimo, feudo della chiesa, che trae il suo nome dal toponimo “kàradros” profondo letto di fiume poiché sorge su una valle circondata da colline lussureggianti di vegetazione, solcata da fiumi e ricca di acque sorgive incontaminate, circondata da valli ubertose popolate di ulivi, faggi, ontani e acacie.
Queste colline si estendono fino a 20 minuti dal Mar Ionio e dal Tirreno e si mostrano agli occhi del turista come la scenografica visione di una vallata fluviale umanizzata, d’indimenticabile bellezza.
Galatro, un comune della provincia di Reggio Calabria posto alla confluenza del torrente Fermano nel Metramo, che lo divide in due rioni; “Montebello” dal quale Calvario si domina un panorama mozzafiato dal quale si vede il porto di Gioia Tauro e lo Stromboli con il suo inconfondibile pennacchio.
Rilevanza storico- letteraria ha la presenza del monachesimo basiliano, i cui monaci in seguito alle scorribande, riparatisi sul monte Cubasina, eressero un convento dedicato a S. Elia il giovane, sulle cui panoramiche alture si ritirarono spiriti illustri come Bernardo da Seminara, divenuto poi vescovo di Gerace e “Barlaam” maestro di greco e latino di Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio che diedero attraverso la riscoperta dei testi greci, impulso al movimento umanista. Da queste radici umanista muove il presente Concorso che mira a riscoprire le nobili radici del borgo poetico e termale. La scenografica vallata è essa stessa una poesia. Il letterato Giannozzo Manetti fu il primo a menzionare Barlaam nella sua biografia del Petrarca. Furono i monaci dell’ordine di San Basilio i primi a scoprire le proprietà terapeutiche dell’acqua sulfurea salso-iodica che sgorga ad una temperatura di 37° a circa 1700 m dal centro storico di Galatro in una stretta gola granitica detta anche “Gola del Fermano”.
Alla presenza delle sorgenti di acque minerali termali è legato lo sviluppo storico economico del territorio di Galatro e la stessa fa di esso un luogo noto e singolare sin dall’antichità. Una leggenda di un tempietto dedicato alle Naiadi, ritrovamenti archeologici del 1961 nei pressi dello stabilimento termale fanno supporre che già dal VI al V secolo avanti Cristo la zona fosse conosciuta già prima dell’arrivo dei Basiliani e che gli abitanti delle vicine Medma e Hiipponion avessero con ogni probabilità tratto benefici dalle acque del Monte Livia sia nelle forme reumatiche sia dermatologiche. Un plauso alla Proloco per la lodevole iniziativa alla quale seguiranno altre che metteranno Galatro Terme al centro dell’attenzione di una rinascita culturale ed economica della storica vallata del Metramo”.
Cav. Martino Sgalambro