LENTINI INCONTRO E DIBATTITO PUBBLICO SUI MOTIVI DEL NO AL PROSSIMO REFERENDUM

Pubblichiamo un comunicato che ci è appena giunto dal Movimento 5 Stelle. In questi giorni si fà un gran parlare, e se ne farà ancora in futuro, spesso anche a vanvera, sul referendum del 4 dicembre che vede di fatto due “fazioni” schierate a livello nazionale una per il SI e l’altra per il NO.
Ben venga quindi una informazione altolocata come quella che il Movimento 5 Stelle propone alla cittadinanza per Sabato prossimo , sulle ragioni del NO.Pubblichiamo un comunicato che ci è appena giunto dal Movimento 5 Stelle. In questi giorni si fà un gran parlare, e se ne farà ancora in futuro, spesso anche a vanvera, sul referendum del 4 dicembre che vede di fatto due “fazioni” schierate a livello nazionale una per il SI e l’altra per il NO.Interventi di: – Nunzia Catalfo, portavoce M5S al Senato – Francesco Cappello, portavoce M5S alla Regione Sicilia – Maria Cunsolo, portavoce M5S al Consiglio Comunale.

LAUDATO SI’

INFORMA SICILIA (www.informasicilia.com) Per il periodico Informa Sicilia di Antonino Risuglia *** *** *** . L’Associazione “Dueppiù per la città che vorrei” del Presidente Sergio Pillitteri, coadiuvato dal Consiglio Direttivo, con in prima linea il Segretario Pino Cultrera, ha promosso, organizzato e tenuto nella chiesa di s. Tommaso di Siracusa, una Conferenza sulla Lettera enciclica di papa Francesco, Laudato si’.

CARLENTINI – UCSI INCONTRO DIBATTITO

“ I cattolici non hanno una doppia personalità: essere con il Signore in chiesa durante la celebrazione dei riti sacri e invece, fare tutt’altro nella società, in politica, nel mondo del lavoro e delle professioni. I cattolici devono essere sempre testimoni. Nello sfascio economico, politico ed etico della seconda Repubblica, noi cattolici oggi siamo rimasti gli ultimi ad essere esenti, almeno in linea di principio, da quella ideologia liberare, oggi dominante in entrambi gli schieramenti, che scambia la persona con l’individuo ed enfatizza indiscriminatamente le pretese di quest’ultimo come diritti indiscutibili, favorendo in alternativa, la fuga dalla politica in un economicismo che penalizza i più deboli”. Lo ha detto l’editorialista del quotidiano “Avvenire” e del “Giornale di Sicilia”, professore Giuseppe